Ravenna. Battistero della Basilica Ursiana, veduta esterna

negativo, post 1864 - ca 1869
  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Emilia Romagna - Ravenna - Complessi monumentali - Cattedrale della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo - Battistero Neoniano
    Architetti - Italia - Sec. V - Maestranze ravennati - Maestranze romane
    Architettura religiosa - Chiese - Cattedrali - Battistero - Esterno - Vedute
    Architettura civile - Canonica - Magazzini dell'Archivescovado - Esterno - Vedute
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    collodio
  • MISURE Misura del bene culturale 0800649391: 20,2x24 ca cm
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Ricci, Luigi (1823-1896): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Basilica ed ex Monastero benedettino di San Vitale
  • INDIRIZZO via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra oggetto d'esame, appartiene al fondo denominato Santa Teresa, dal nome dell'ospizio in cui, negli anni Settanta del Novecento, vennero rintracciati 846 negativi su lastra di vetro, prevalentemente al collodio, realizzati dalla ditta Luigi Ricci tra il 1869 ca. e il 1914. Le lastre, tra il 1979 e il 1980 vennero ufficialmente acquisite in donazione dalla Soprintendenza di Ravenna, e costituiscono molto probabilmente il deposito che negli anni Trenta, Corrado Ricci, figlio dello stesso Luigi e fondatore della Soprintendenza ai Monumenti di Ravenna, Santi Muratori, direttore della Biblioteca Classense e Renato Bartoccini, l'allora soprintendente ai Monumenti, cercarono invano di far acquisire al Comune di Ravenna per la fototeca dell'Istituto di Studi Bizantini. Per notizie biografiche su Luigi Ricci, si veda la ricca bibliografia prodotta da Paola Novara, allegata a questa scheda. L'arco cronologico di riferimento della lastra in esame, è stato desunto da un'analisi storica, dallo studio delle fonti bibliografiche allegate a questa scheda, e dal confronto con una documentazione grafica, prodotta dallo stesso Ricci o da altri autori. E' possibile infatti effettuare un confronto con un'altra lastra realizzata dallo stesso Ricci (SBAP, AF, inv. 59649) datata intorno al 1867, precedente i lavori di liberazione dal magazzino arcivescovile e dalla canonica parrocchiale, messi in atto da Filippo Lanciani, cosi come appare nella lastra in esame. Sono inoltre già presenti le absidiole ricostruite intorno al 1864/1865 e le finestre risultano ancora di forma rettangolare, prima del ripristino della forma originaria semicircolare, messo in atto nel 1869/'70, datazione accettata quindi come ante quem. Di notevole interesse i confronti con un positivo realizzato da Anderson, con una veduta del monumento già isolato dalle costruzioni che erano addossate al Battistero (AFSd 29124) e con un disegno della Raccolta Piancastelli datato 1869/'70 (BCFo, Sez. stampe e disegni, Album Ravenna III, f. 148/2). Nel documento "Monumenti, tavole storiche dei mosaici di Ravenna" in cui Corrado Ricci ripercorre la storia dei restauri subiti dal Battistero, possiamo riassumere i più significativi interventi del XIX secolo e dei primi anni del XX: 1854 restauro di Felice Kibel; 1860-1861 restauro di Tommaso Stamigni; 1863-1880 ca. Filippo Lanciani coadiuvato da Alessandro Ranuzzi che prese il suo posto fino al 1897; 1887-1889, partecipazione di Carlo Novelli al restauro; 1901-1902 restauro di Alessandro Azzaroni e Giuseppe Zampiga. Il Ricci, nel suo volume, si è avvalso delle tavole di questi ultimi, per evidenziare le opere di restauro accorse all'edificio. E' curioso notare come nel medesimo documento si trovino riproduzioni fotografiche del Laboratorio Trapani, dei Fratelli Alinari e di Anderson ma non di Luigi Ricci, padre dello stesso studioso. Per un'approfondita e dettagliata analisi degli interventi di restauro intercorsi all'interno e all'esterno del battistero, si veda Novara Ranaldi 2013, bibliografia allegata alla scheda in esame. La lastra in esame può pertanto dirsi già presente nel primo catalogo Ricci del 1869, seppure con una numerazione discordante. Nella prima edizione del catalogo di Luigi Ricci del 1869 compare un gruppo di 7 lastre, con numero progressivo dalla 51 alla 57, che rappresentano “Tavole del Battistero della Basilica Ursiana”. Nel catalogo del 1877, il gruppo delle lastre dedicate allo stesso monumento aumenta, 18 lastre numerate dal 74 al 91 e cosi anche nel catalogo del 1882, in cui sono presenti ulteriori tre lastre raffiguranti il Battistero Neoniano. In quest'ultimo documento troviamo per la prima volta corrispondenza tra i numeri inventariali presenti sullo stesso e quelli iscritti su etichetta incollata, come era solito fare Luigi Ricci, sull'angolo inferiore sinistro, nelle lastre oggetto di studio. La descrizione iconografica però in alcune lastre, tra cui quella oggetto di studio, corrisponde in tutti e tre i cataloghi; utilissimo il confronto con una lastra presente nello stesso fondo e che rappresenta lo stesso soggetto, con lo stesso numero di inventario ma di certo realizzata successivamente (NCTN 800649436) e che avvalora la tesi di una nuova attribuzione di numeri, avvenuta a posteriori, da parte dell'autore, con l'uscita del catalogo del 1882. La Novara, nel volume del 2006, in merito ai cataloghi della Ditta Luigi Ricci ricorda: “i cataloghi possono essere distinti in relazione alla sequenza numerica. Il primo catalogo, stampato nel 1869, conteneva una sequenza numerica che fu completamente sostituita nel secondo, che data al 1877. Anche la sequenza del 1877 fu completamente cambiata nel successivo catalogo del 1882. La numerazione attribuita nel 1882 venne mantenuta nei successivi tre cataloghi del 1895 1900 e 1914 che furono solo ampliati di nuove foto."
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649391
  • NUMERO D'INVENTARIO 14292
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI supporto primario: lato emulsione: su etichetta: in basso a sinistra - 141 - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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