base di Vespasiano (base, monumento)

Lugagnano Val D'Arda, post 71 d.C - ca 0000

Base a parallelepipedo con orientamento nord-sud, composta da pietre squadrate, laterizi e elementi parziali del rivestimento in marmo. E’ costituita da una cimasa marcata ai due terzi dell’altezza da un filo di laterizi posti di piatto leggermente aggettante. Il rivestimento in marmo della cimasa, parzialmente conservato, è costituito da un elemento a profilo laterale concavo che termina senza soluzione di continuità in un profilo aggettante collimante col profilo in laterizi. Al di sotto è impostata una cornice costituita da una gola rovescia sovrapposta a una gola dritta, separate da un listello. Nel rivestimento in marmo le singole parti sono sbozzati da un unico pezzo e non costituiscono elementi separati. Gli elementi descritti sovrastano sempre senza soluzione di continuità la parte di rivestimento del lato, anche in questo caso conservata parzialmente, costituita da uno specchio ribassato delimitato da doppia cornice. Un basamento in laterizi e pietra a forma tronco conica rovescia, rivestito da una cornice in marmo costituita da due gole dritte (la prima di dimensioni maggiori, la seconda di dimensioni minori) separate listello, connette la parte centrale della base ad uno zoccolo a parallelepipedo. Sul lato ovest della base è presente un’iscrizione in frammenti ricomposti, in parte integrata, con dedica all’imperatore Vespasiano (CIL XI, 1171). La base è stata ricostruita utilizzando materiali originali rinvenuti in situ durante le prime campagne di scavo, pertanto gli elementi architettonici che compongono il rivestimento in marmo così come l’iscrizione (rinvenuta nei pressi delle rimanenze originali dell’elemento) e i componenti stessi della base, sono da attribuirsi con ragionevole certezza all’elemento in esame, ma assemblati in epoca moderna (1950 circa). A conferma di quanto sopra esposto si rimanda al volume dell’Antolini e di Monaco in cui si possono vedere disegni e riprese fotografiche precedenti alla ricostruzione; si rimanda inoltre al volume di Aurigemma in, le basi già ricostruite e l’anastilosi delle colonne del porticato del foro completata

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