studio per un nudo virile con asta ('recto'); Schizzo di gambe e di schiena maschile ('verso'). figura maschile

disegno, (?) 1675 - (?) 1699

Un nudo virile in piedi di tre quarti in atto di camminare verso destra; nella mano destra tiene un'asta. Il viso è rivolto verso lo spettatore ('recto'); Schizzo di nudo virile di tre quarti in atto di camminare verso destra schizzo e di gambe ('verso')

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita
    carta/ matita/ gessetto
  • MISURE Altezza: 448 mm
    Larghezza: 308 mm
  • ATTRIBUZIONI Stringa Francesco (bottega)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata). "L'assegnazione del foglio a Francesco Stringa può essere mantenuta, anche se in via dubitativa, dopo i confronti con altri nudi d'accademia conservati alla Galleria Estense. A sostegno dell'attribuzione vi è in particolare la somiglianza con i tratti del volto e la larghezza e potenza delle forme del nudo raffigurato nel foglio n. 1160 in Galleria. Questa è una prova energica di nudo d'accademia, risolta con il massimo di forza e monumentalità. Il masso sullo sfondo è reso con un ampio tratteggio parallelo diagonale. I contorni sono ripassati in nero e rosso, come a voler sottolineare le forme piene e i muscoli ben torniti. Tocchi di luce sono dati dall'uso della biacca. Modenese, cresciuto nell'ambito della cultura internazionale espressa dal fiammingo Jean Boulanger, pittore della corte estense, e della sua cerchia, lo Stringa matura ben presto uno stile originale e di forte timbro naturalistico in cui convergono spunti derivati dalle opere dei Carracci, di Guercino, del Lanfranco, da lui probabilmente osservati nella Galleria Ducale, della quale era, sovrintendente dal 1661. La volumetria e le forme piene sembrano invece derivare, come più volte è stato segnalato, da Mattia Preti, operoso a Modena probabilmente alla metà del sesto decennio con affreschi nella chiesa di San Biagio, e l'ombra netta e fonda dichiara debiti a Flaminio Torri, trasferitesi a Bologna nel 1658 al servizio degli Estensi. L'attività di Francesco Stringa disegnatore, come del resto quella di pittore, è ancora in gran parte da ricostruire. Eppure l'interesse di Stringa per il disegno dovette essere cospicuo, tanto più che il pittore, oltre agli incarichi di attivo consigliere e conservatore della galleria ducale, prese parte ai lavori della locale Accademia di pittura, almeno a partire dal 1661, e si dedicò all'illustrazione di pubblicazioni celebrative occasionate da feste e cerimonie di corte. Il Lanzi lo descrive come "fecondissimo da natura di idee, spiritosissimo e prontissimo di mano". Francesco Stringa è la figura che, nella metà del secolo XVII, meglio riassume le propensioni della Modena estense, nella sua deferenza alle culture vicine ma anche nell'innegabile capacità di restituirne gli stimoli in una sintesi diversa". Il disegno è a gessetto rosso, tocchi di gessetto bianco, tracce di matita nera ('recto'); matita nera, tocchi di gessetto bianco ('verso')
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437315
  • NUMERO D'INVENTARIO 1452
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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