Fede, Speranza e Carità

statua post 1793 - ante 1810

Le tre statue presentano, su piedistalli a base circolare, le Virtù teologali nel seguente ordine: la Speranza (parete sinistra), la Fede (parete sinistra), la Carità (parete destra). La Speranza è effigiata a mani giunte, in atteggiamento estatico, con lo sguardo rivolto al cielo; ai suoi piedi è raffigurata l'ancora, antico simbolo cristiano della speranza nella beatitudine celeste, la cui forma a croce allude alla Passione di Cristo. La Fede, ammantata e con il capo velato, innalza con la destra il calice con l'Eucarestia e sorregge con la sinistra la croce della Passione, immagini collegate da un'ampio significato simbolico alludente appunto alla fede cristiana, in quanto l'uomo riceve da Dio il suo destino, come un calice riceve la benedizione (Salmi 10,6); e Cristo ha parlato del destino della passione a lui riservato come di un calice (Matteo 20, 22). La Carità, a seno nudo, sorregge con la sinistra un neonato e tiene per mano con la destra un fanciullo

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Parmense
  • LOCALIZZAZIONE Langhirano (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tradizionale attribuzione al Boudard delle tre Virtù, collocate entro nicchie lungo la navata in corrispondenza degli intercolumni (Cfr. Dall'Aglio 1966, v. II, p. 637; Dall'Olio 1975, v. I, p. 134), non è stata accettata da Cirillo-Godi (1986, v. II, p. 258), che vi hanno ravvisato lo stile di Pietro Reti, figlio del più noto Domenico e suo aiutante, fra il 1682 e il 1687, nell'esecuzione della ricchissima decorazione stuccata della cappella maggiore della Collegiata di Monticelli d'Ongina. Entrambe le attribuzioni, tuttavia, suscitano qualche perplessità per la cronologia, dal momento che le statue non vengono citate nè dall'Inventario del 1712, nè da quello (minuziosissimo e preciso nelle descrizioni che non di rado indugiano su dati tecnici) del 1793, il primo di cui si abbia notizia dopo i radicali rinnovamenti cui fu sottoposto il tempio a partire dal 1715, mentre solo nell'Inventario compilato nel 1810 da don Ottavio Sacchi compaiono "3 statue di legno con gesso in Chiesa: Fede, Speranza, Carità". La realizzazione della serie dovrebbe quindi ragionevolmente collocarsi fra il 1793 e il 1810, date alle quali nè Jean-Baptiste Boudard (che muore a Sala Baganza nel 1768), nè Pietro Reti (di cui si hanno notizie malcerte solo fino al 1734, quando esegue le quattro statue delle Virtù nell'Oratorio parmense di San Quirino) erano più attivi, e potrebbe piuttosto riferirsi ad uno degli allievi del francese, scultore ufficiale della Corte parmense e professore presso l'Accademia di Belle Arti, con il cui stile levigato ed elegante le tre statue sembrano essere ancora in sintonia, per certo delicato equilibrio fra sobria stilizzazione e pacato afflato realistico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800369312
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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