Pieve di Santo Stefano

Roncofreddo, XI - XX

Il complesso edilizio, frutto di più aggregazioni, si compone di una piccola chiesa a base rettangolare con cappella laterale, e varie costruzioni addossate ai lati Sud ed Est. Attraverso una bussola lignea ricavata sotto la cantoria (raggiungibile dall'edificio attiguo) si ha accesso alla pieve: la destra entro una piccola nicchia, è alloggiato un battistero in marmo, mentre l'unica cappella esistente, alquanto esigua, si trova a ridosso dell'altare principale. Cinque paraste per parte reggono una cornice, decorata con ovoli, che funge da imposta per la volta a botte in arelle estesa fino all'alta re ove la volta diventa "a crociera". Il prospetto principale, collocato ad Ovest, appare disassato, in quanto la casa agricola accorpatasi nel tempo è coperta con il prolungamento della falda destra della pieve stessa; la porta di accesso è ingentilita da semplici decorazioni in pietra locale posta alla base degli stipiti, all'imposta dell'arco ed in chiave di volta. Il prospetto Nord, fortemente spiombato è caratterizzato dal corpo in oggetto che racchiude la cappella laterale. Tipico è il campanile posto dietro. L’abside in posizione alquanto elevata rispetto all'attuale colmo: il cornicione, costituito da mattoni "a spina di pesce" sovrasta due nicchie alloggianti due pregevoli campane fuse nel 1361 e 1362

  • OGGETTO pieve
  • AMBITO CULTURALE Maestranze Locali
  • NOTIZIE La pieve di S. Stefano è già ricordata in un atto notarile del 1055 come appartenete alla chiesa ravennate; per vari secoli viene citata in documenti esistenti nel A.V. di Cesena per pagamenti di decima e l'avvicendarsi di numerosi rettori. Nel 1328 Rinarolo Brandi, con il consenso del castellani, fa ingresso nel castello di Monteaguzzo. È del 1361 la fusione della campana, tuttora esistente, voluta dal pievano Jacobus per ricordare il ritorno sotto il dominio della Chiesa: nel 1365 il castello di "Monteacuto" appartiene ancora alla chiesa di Ravenna. Dal 1378 (anno in cui Galeotto diventa Signore di Cesena), fino al 1465 Monteaguzzo è sotto il dominio dei Malatesta. Vent'anni più tardi uno smottamento del terreno fa si che la pieve e tutto il paese rimangono gravemente danneggiati. Dal 1490 la pieve vede alternarsi per più di due secoli numerosi rettori ricordati, più che altro, in quanto trasgressori delle leggi della Chiesa. Il 30 settembre 1745 l'arciprete D. G. Sirotti, inaugura una serie di utili inventari che si protrarrà fino, alla 2° metà dell'800. Durante l'ultimo conflitto mondiale, la pieve, che era stata restaurata nel 1918 subisce il bombardamento degli alleati; chiusa al pubblico per i danni subiti, viene in seguito ripristinata e riaperta al pubblico ma, causa lo spopolamento della collina, è presto abbandonata. Al momento si provvede ad opere di manutenzione
  • LOCALIZZAZIONE Roncofreddo (FC) - Emilia-Romagna , ITALIA
  • INDIRIZZO Via di S. Stefano, 150, Roncofreddo (FC)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800305668
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda catalografica (1)
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA estratto di mappa catastale (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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