Santuario della Beata Vergine della Suasia

Santuario Della Beata Vergine Della Suasia, XVI - XIX

Santuario a pianta centrale sormontata da alta cupola su tamburo ottagonale traforato da otto finestre rettangolari. Due bracci terminanti ad esedra sono ornati da altarini vestiti da marmi policromi; gli altri due bracci presentano due porte d'ingresso, una ornata da bussola, l'altra sormontata dalla cantoria ed organo. In questi due ultimi bracci laterali vi sono anche quattro altari minori, scolpiti in pietra serena. Il prospetto principale dell'edificio è ornato da lesene sormontate da timpano triangolare e nella parte centrale da porta d'ingresso con cimasa sormontata da un'apertura rettangolare. Coronano la parte dell'edificio la cella campanaria e la cupola. La prima ha su ciascun lato una finestra ad arco con lesene laterali e frontone, mentre nella parte superiore si conclude con una cupoletta su tamburo poligonale che evoca, sebbene in forma miniaturizzata la cupola principale. Quest'ultima traforata da vaste finestre con cimasa e balaustrata culmina con una lanterna

  • OGGETTO santuario
  • AMBITO CULTURALE Maestranze Locali
  • ATTRIBUZIONI Lastricati Zenobio (notizie Xvi Sec)
  • NOTIZIE Il santuario è dedicato alla Madonna che apparve per ben cinque volte a Pasquino da Vignale e che il mercoledì 1 aprile 1556 a lui richiese di erigere in questo luogo una chiesa. Il 4 giugno 1556 viene redatto un atto del Consiglio Comunale che designa i deputati per la raccolta e per l'impiego delle elemosine nella fabbrica del nuovo santuario. Così il 27 luglio dello stesso anno viene posata la prima pietra dal Monsignore Vicario di Sant'Ilario e una moneta di papa Paolo IV. Il Santuario, eretto su disegno dell'architetto fiorentino ZENOBIO LASTRICATI, viene consegnato non ancora totalmente ultimato all'Ordine dei Servi di Maria il 17 luglio 1575. Si ha notizia da un verbale della seduta del Consiglio Comunale che il 3 maggio 1581 si delibera di selciare la strada che conduce al Santuario, aperta il 26 gennaio 1561. Il Santuario viene consacrato il giovedì 27 luglio 1595 da Monsignore Angelo Peruzzi di Sarsina. Durante il terremoto del 1661 Civitella fu quasi completamente distrutta mentre il santuario rimase illeso. Nel 1798, soppresso l'ordine dei Servi, i beni vengono incamerati e l'edificio rimane sotto la custodia di Stefano Calbetti. Con breve di approvazione del Pontefice Pio VII (24 settembre 1819) viene istituita una confraternita. A questa si deve l'acquisto dell'altare di marmo (1828) e l'opera di riattamento dell'edificio stesso
  • LOCALIZZAZIONE Civitella di Romagna (FC) - Emilia-Romagna , ITALIA
  • INDIRIZZO Viale Martiri Partigiani, Civitella di Romagna (FC)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800305510
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forli'-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda catalografica (1)
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA estratto di mappa catastale (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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