Basilica di S. Stefano di Bologna. CHIOSTRO (sec. XIII) // Chiostro romanico - ala nord -/ Particolare: COLONNE STRAPIOMBANTI ALL'ESTERNO

positivo, (?) 1955 - (?) 1955

Il positivo, privo di supporto secondario, è stato collocato in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di cartone inerte, intestata “BOLOGNA/ Santo Stefano/ da P_000295 a P_000384”. All'interno della scatola, i fototipi sono ordinati secondo il numero progressivo di inventario

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Architettura - Chiese - Loggiati
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Complesso di Santo Stefano - Chiostro benedettino - Loggiato del primo piano
  • MATERIA E TECNICA gelatina ai sali d'argento/ carta
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico storico (ex Soprintendenza BAP)
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si segnala che i 2 positivi P_000371 e P_000372 (entrambe gelatine di formato 18x24), compiuti dallo studio Villani nel loggiato superiore del chiostro benedettino di Santo Stefano, sono probabilmente riconducibili ad un medesima occasione di ripresa; i fototipi documentano i problemi statici dell'ala nord orientale, con le colonnine binate che spanciano all'esterno, invece di cadere dritte, a piombo. In entrambe le stampe sono indicate quelle maggiormente compromesse con frecce ad inchiostro blu, tracciate direttamente sull'emulsione. In Serchia 1987 (vedi BIB, pp. 371-372) si menziona, a proposito dei problemi statici generali delle murature perimetrali del chiostro, una perizia della Soprintendenza ai Monumenti di Bologna dl maggio 1955, nella quale tra gli altri interventi, si prevede "la rimessa a piombo ed il consolidamento delle coppie di colonnine e degli archetti nella galleria superiore". I lavori vennero condotti nel 1957; una volta completate le operazioni:, fu il soprintendente Raffaello Niccoli a darne notizia al Ministero centrale: "sono state eliminate le spinte dei pioventi verso l'interno del cortile mediante robusti ancoraggi metallici" (ibidem). Si ipotizza che le due riprese siano state eseguite a ridosso della perizia del maggio 1955. Achille Villani (1870-1945) aprì nel 1914 a Bologna un atelier fotografico in via S. Stefano 24, all'interno della sua abitazione. In precedenza attorno al 1910, dopo aver intrapreso l'attività di decoratore e pittore, iniziò a collaborare con lo studio Camera di via Indipendenza, soprattutto con Giuseppe Camera, figlio del fondatore Giovan Battista. Soltanto nel 1921 la sua ditta "A. Villani" venne registrata alla Camera di Commercio, iniziando così l'attività concorrenziale verso Felice Croci (1880-1934), nella riproduzione di opere d’arte e di architetture cittadine. Nel 1923 l'atelier fu spostato dall'abitazione privata di Achille allo stabile di via Piave 22 (oggi via Clavature). Qualche anno più tardi (1932) venne inoltre mutata la ragione sociale in A. Villani & Figli, dato che oltre al primogenito Vittorio (1905-1970), vi collaborava anche il secondo figlio Corrado. Lo studio si trasferì nuovamente nel 1935 in un locale più grande al civico 17 di via S. Stefano (nel complesso delle case Bovi-Beccadelli-Tacconi, restaurate qualche decennio prima da Alfonso Rubbiani), in quella che diverrà la sede definitiva. Dopo la morte del padre Achille, avvenuta il 6 aprile 1945, i tre figli Vittorio, Corrado e Aldo rifondarono nel novembre del 1949 in una società in nome collettivo la ditta A. Villani & Figli (poi dal 1953 mutata in S.r.L.). Vittorio ricoprì sempre il ruolo di addetto alla produzione fotografica, mentre i suoi fratelli si occuparono di curare l'amministrazione aziendale. Nel maggio del 1970, una settimana prima della morte di Vittorio, l'attività venne ceduta ad un gruppo di azionisti al cui vertice era il geometra Danilo Calzolari. Negli anni del boom economico l’azienda aveva visto infatti un consolidamento e un ampliamento dell’esercizio, con l’apertura di un laboratorio in Strada Maggiore 19 per lo sviluppo e la stampa delle immagini a colori (Villani ebbe l’esclusiva da Kodak per l’Emilia Romagna e la Toscana), oltre alla fondazione della Villani Decorazioni S.p.A. (ditta con una differente ragione sociale specializzata in gigantografie per arredamento)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800265590
  • NUMERO D'INVENTARIO P_000372
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - (?) 1955 - (?) 1955

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'