EX-BIRRERIA (tracce di frequentazione stazione preistorica)

Ventimiglia, Paleolitico

Nei primi mesi del 1989, nell'ambito della risistemazione della zona archeologica dei Balzi Rossi, durante l'asportazione dei ruderi di una piccola costruzione nota come "ex-birreria", in un'area destinata ad ospitare un nuovo edificio per l'esposizione museale, è venuto alla luce un deposito stratificato. Ubicato alla base della scarpata ferroviaria, tale deposito era costituito da un lembo distale di una falda detritica che ha la sua origine alla base del tratto di parete rocciosa nella quale si aprono la grotta di Florestano e il Riparo Lorenzi ed appare in continuità con la stratigrafia evidenziata nel sito "ex-Casinò". Dato l'interesse della scoperta,la Soprintendenza Archeologica della Liguria ha disposto l'esecuzione di una campagna di scavo, diretta da Mauro Cremaschi, che si è svolta nel giugno del 1990. La serie continentale poggia su una superficie d’abrasione marina di età tirreniana, posta a circa 7 metri di quota (stadio isotopico 5); su questa superficie è impostato un paleosuolo argilloso di tipo “terra rossa” con noduli e rivestimenti di manganese (strati A1 e A2), indice di condizioni climatiche ancora calde e umide alla fine dello stadio isotopico 5. Negli strati A1-A2 è presente una vera e propria superficie d’abitato, molto ricca d’industria musteriana. Con il deterioramento del clima e l’affermarsi di un ambiente di tipo glaciale, si sono deposti i soprastanti livelli a breccia con pietrame di medie e grandi dimensioni (strati B7-B5; stadio isotopico 4). Successivamente si è formato un deposito a pietrisco calcareo con matrice fine di tipo loessico (strati B4-B1; stadio isotopico 3), cementato alla sommità da fenomeni di concrezionamento di origine pedogenetica. Negli strati B1 e B2 sono presenti rari manufatti aurignaziani. Al di sopra, gli strati T14-T1 si sono deposti durante il II Pleniglaciale (stadio isotopico 2) e contengono scarsi manufatti riferibili al Gravettiano e all’Epigravettiano. La stratigrafia ha documentato la successione di diversi ambienti dall'ultimo Interglaciale all'Olocene: alla spiaggia interglaciale, pedogenizzata all'inizio del Wurm, segue la progressiva degradazione termoclastica della falesia, che si arresta progressivamente con il procedere del miglioramento climatico avvenuto tra Tardiglaciale ed Olocene. Anche se documentata da uno scarso numero di manufatti, la successione culturale è continua e comprende un tardo Paleolitico inferiore o Musteriano arcaico, documentato alla base della successione, diversi livelli musteriani, manufatti aurignaziani, una serie con manufatti gravettiani, epigravettiani e tracce di presenza neolitiche

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