GROTTA DEI FANCIULLI (giacimento in cavità naturale frequentazione antropica, deposizione funeraria)

Ventimiglia, Paleolitico

La denominazione deriva dalla duplice sepoltura gravettiana di due individui adolescenti deposti uno accanto all'altro in posizione distesa, rinvenuta nel 1874 da E. Rivière. Prima era nota come "1° grotta" nella classificazione di E. Rivière. Si apre nella falesia giurassica ed è impostata su una diaclasi della roccia; l'ingresso è rivolto verso Sud. Essa misura m 14,50 per circa 9 di larghezza. Fu scavata da F. Forel nel 1858, da S. Bonfils tra il 1858 e il 1871, da E. Rivière nel 1874 e 1875, da G.B. Rossi tra il 1887 e il 1890. Gli ultimi scavi vennero effettuati da L. de Villeneuve nel 1900 e 1901, per conto del Principe Alberto I di Monaco. Dal 22 aprile 1900 Louis de Villeneuve intraprese uno scavo a partire dal testimone lasciato da E. Rivière.Tale scavo, proseguito anche l'anno successivo e articolato in 10 tagli artificiali, portò all'individuazione di numerosi strati carboniosi, indicati come focolari, e alla scoperta di tre sepolture di cui una bisoma.Nell'aprile del 1901, infatti, venne alla luce uno scheletro di donna adulta, in posizione distesa, presso la quale si rinvennero un ciottolo tinto d'ocra, numerose conchiglie marine e una mandibola di cinghiale; nel giugno dello stesso anno, procedendo nello scavo di livelli più bassi, affiorarono i resti di un individuo adulto, deposto in decubito dorsale con le mani sul petto. Il terzo ritrovamento, avvenuto il 3 giugno del 1901, a 7,75 m di profondità, fu la celebre sepoltura dei "negroidi di Grimaldi". La sepoltura conteneva gli scheletri di un adolescente e di una donna adulta. L'accuratezza dello scavo permise di raccogliere importanti elementi sul fatto che la deposizione dei due individui non era avvenuta contemporaneamente, ma che la fossa contenente il corpo dell'adolescente venne riaperta per introdurre il cadavere della donna. Successivamente, nel 1928, l'Istituto Italiano di Paleontologia Umana eseguì una ulteriore campagna di scavo nel sito, indagando qausi esclusivamente i livelli musteriani. Nel corso degli anni '70 del secolo scorso, G,. Vicino rilevò nel sito la presenza di incisioni parietali

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