RIPARO DI CREPPO (giacimento in cavità naturale deposizione funeraria)

Triora,

Le cavità della zona, note come "Grotte di Creppo" o "Grotte del Greppo", vennero esplorate agli inizi del XX secolo da F. Hosmer Zambelli, presidente dell'Istituto Scientifico Aldobrandino Mochi di Imperia. Nell'estate del 2011, in una grotticella ipogea, nelle immediate vicinanze del Riparo di Creppo, l'ispettore onorario H. De Santis recuperò alcuni reperti ossei e ceramici: un frammento di bacino umano, 3 vertebre, 5 frammenti di costole, 6 denti di erbivori, due frammenti ceramici di cui uno con decorazione a cordoni impressi. Nell'ottobre dello stesso anno, venne realizzato dalla Soprintendenza un sopralluogo ispettivo (E. Starnini, G. Montinari, H. De Santis). In questa occasione si constatò la presenza di deposito, in gran parte rimaneggiato all'interno della grotticella. Vennero recuperati ulteriori frammenti ossei, due frammenti ceramicie e una semiluna in selce a ritocco erto bipolare

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