Cristo crocifisso

crocifisso,
Lacroix C (1650 Ca./ Post 1711)
1650 ca./ post 1711

Il Cristo è fissato ad una croce di ebano di forma lineare e priva di qualsiasi ornamento. Lo sguardo rivolto verso il cielo e la bocca semiaperta, ha i capelli lunghi arricciati, resi con estrema finezza, e un perizoma a fitte pieghe

  • OGGETTO crocifisso
  • MATERIA E TECNICA legno di ebano/ intaglio
  • ATTRIBUZIONI Lacroix C (1650 Ca./ Post 1711)
  • LOCALIZZAZIONE Moneglia (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Crocifisso è un'opera di alto livello qualitativo, che presnta singolari affinità con il Crocifisso d'avorio, già proprietà degli Adorno, ora conservato in Palazzo Rosso e attribuito sulla scorta dell'Alizeri (cfr. "Guida artistica per la città di Genova", II, Genova, 1847, p. 438) a C. Lacroix, uno scultore di origine francese al quale dedica una brevissima vita il Ratti (cfr. "Vite", II, p. 327). Su questo poco noto maestro, il quale sarebbe autore anche del Crocifisso ligneo un tempo collocato sull'altare maggiore della SS. Annunziata del Vastato a Genova, ora nei depositi della Soprintendenza, oltre che di numerosi crocifissi in avorio che spesso, come nota il Ratti, "...non eccedono la grandezza d'un palmo e mezzo", sarebbe giunto a Genova verso la fine del Seicento e nel 1711 sarebbe ritornato a Parigi (cfr. R. W. Lightbown, "Gaetano Giulio Zumbo. Genoa and France", "The Burlington Magazine", dicembre 1964, pp. 563-569). Il Crocifisso in oggetto, se si eccettua la posizione della testa, rivolta a destra e più ricca di pathos rispetto al Crocifisso Adorno di Palazzo Rosso (sul quale cfr. M. Bonzi, "Un crocifisso del Lacroix", "Liguria", giugno-luglio 1956, p. 17) presenta le stesse caratteristiche stilistiche e tipologiche di quest'ultimo; identico è il tipo di modellato sensibilissimo e vibrante che indugia nella rappresentazione di ogni minima piega, uguale è il trattamento del panneggio. Anche rispetto al danneggiato Crocifisso ligneo della chiesa del Vastato, non mancano le consonanze e soprattutto è evidente l'affinità con il volto del Cristo, in entrambe le opere teso nell'agonia. Non si conosce la provenienza del pregevole Crocifisso ma, dato che il Ratti riferisce che lo scultore francese era solito lavorare per i privati (C. G. Ratti, ibidem, p. 327), è assai probabile che esso sia frutto di una donazione avvenuta in epoca imprecisabile
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700037329
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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