Madonna con Bambino e San Giovannino

dipinto, 1781 - 1781
Pedemonte Paolo (notizie Ultimo Quarto Sec. Xviii)
notizie ultimo quarto sec. XVIII

Cornice modanata dorata, arricchita da volute e pendoni fitomorfi

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Pedemonte Paolo (notizie Ultimo Quarto Sec. Xviii)
  • LOCALIZZAZIONE Diano Castello (IM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, donato nel 1781 dal rev. Giovanni Bottino per la prima cappella di sinistra della chiesa, è opera di Paolo Pedemonte, genovese, non altrimenti noto (probabilmente un dilettante) che si rifà nella composizione e nelle fisionomie al Raffaello, avendo però presente la lezione delle scuole genovesi tardobarocche e, nell'uso dei colore oltre che in alcuni dettagli iconografici, quella della cultura neoclassica di fine Settecento, in particolare nella figurina in alto a destra. Il quadretto ha subito peraltro notevoli ridipinture, per cui non è facile stabilire quanto effettivamente sia originale e quanto invece appartenga al rimaneggiamento che sembra risalire al nostro secolo o, al massimi, alla fine dell'Ottocento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700027890
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul retro - 1781/ Primo 7mbre/ Il R(everen)D(issimo) Giovanni Bottino, dona,/ e consacra a quest'insigne Collegiata/ di S. Niccolò di Bari questo quadro fatto/ titolo della Divina Pastora Maria Santis(s)ima/ ed assieme sei candelieri, quattro spalliere di fiori finti, e suoi vasi, due tronchi di fiori finti/ ad ornato di detto quadro, due branche di ferro/ da collocarsi innanzi a detta Signora, un Crocefisso/ col suo piede, ed un reliquiario con la reliquia di S(an)/ Vincenzo Ferreri. Intende però, e vuole detto R(everen)do/ Giovanni che detta roba non si possa ammovere da detta chiesa: anzi debba collocarsi, secondo quanto/ è stato convenuto, nella cappella di S(an) Niccolò di Tolent(in)o/ S(an) Giovanni Nepomuceno, e S(anta) Caterina da Genova./ Questa Divina Pastora è stata dipinta dal sig(nor) Paulo Pedemonte genovese/ In fede di quanto sopra resta sottoscritto/ da me P(rio)re Giovanni Bottino - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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