centro storico, produttivo, Mongiana, ‘A Mungiana (denominazione idiomatica), Mungiana (denominazione idiomatica), Munciana (denominazione idiomatica) (XVIII)
Percorso d'impianto: Corso Vittorio Emanuele III, via Sottochiesa, via Cino Canzio Garibaldi, via Pia. Impianto a maglia regolare. L'abitato a valle, un quadrilatero irregolare, è composto dal nucleo originario delle abitazioni operaie e dei funzionari, sviluppatesi intorno alle strutture militari, della fonderia e della fabbrica d’armi. Si tratta di semplici edifici su due livelli e un piano interrato a uso di deposito. Edifici di rilievo: fonderia, fabbrica d’armi, chiesa S. Maria delle Grazie, Casa Bosco con balcone in ferro battuto, p.zza S. Rocco; casa Morabito, con balcone in ferro battuto, p.zza Regina Elena. Nell'abitato a Monte la crescita dell’abitato si è sviluppata lungo un'asse di collegamento viario con gli altri paesi delle Serre (corrispondente all’odierna strada di comunicazione SS 501). Il tessuto edilizio è costituito dalle abitazioni degli operai, edifici a schiera su due piani, in cui gli unici motivi di differenziazione sono le ringhiere dei balconi in ferro battuto e gli stipiti in granito, opera di maestranze locali
- OGGETTO centro storico produttivo
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CARATTERI AMBIENTALI
Il centro abitato di Mongiana sorge in un territorio caratterizzato dalla presenza un complesso di rocce acide biotitiche a grana da media a grossolana, a composizione variabile tra la quarzo-monzonite ed il granito. Il centro montano si trova a circa 920 m s.l.m. nel centro del promontorio delle Serre Calabre
- LOCALIZZAZIONE Mongiana (VV) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Corso Vittorio Emanuele III, Mongiana (VV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La storia dello stabilimento e del paese di Mongiana inizia l’8 marzo 1771 quando, nell’ambito del piano di riassetto del sistema produttivo del ferro nel comprensorio di Stilo, il governo borbonico decide di impiantare una nuova struttura e di concentrarvi la produzione locale del ferro. Promotore dell’iniziativa fu lo spagnolo Giovanni Francesco Conty che aveva previsto la creazione di un unico centro produttivo di ampie proporzioni e localizzato quasi al centro della Calabria, ugualmente vicino allo Ionio e al porto di Pizzo sul Tirreno, tra boschi di faggio e alla confluenza dei due fiumi Ninfo e Alaro. Del primo impianto del centro abitato che comprendeva i depositi, gli alloggi, i servizi e la chiesa non si è conservato nulla perché tutte le strutture vennero realizzate in legno, secondo la tradizione locale. F. Gentile riporta una relazione relativa a questo primo insediamento in cui si legge che «tutte le anzidette abitazioni sono di fabbrica baraccata, fatta a spesa del Governo per uso degli impiegati dello stabilimento. Vi sono di più circa trenta capanne di tavole ad uso de Mulattieri che lì hanno residenza fatte a loro spesa. Vi è anche una chiesa di tavole con campanile ed orologio» (biblioteca Nazionale di Napoli, Sezione Manoscritti e Rari, Biblioteca Provinciale, ms 63, p. 7: Memoria amministrativa di Mongiana). Il centro di Mongiana è rappresentato nella Pianta Topografica del Feudo di Fabrizia, Casale della Città di Castelvetere, disegnata dal Regio Ingegnere Tomaso Rajola nel 1775 e commissionata dal Principe di Roccella Vincenzo Maria Carafa. Per individuare il centro sono stati disegnati tre edifici quadrangolari che possono essere identificati con le strutture della Fonderia. In seguito al terremoto Mongiana non viene ricostruita secondo i caratteristici impianti ortogonali come avviene in altre città del Regno. Essa nasce spontaneamente dall’iniziativa degli operai perché i fondi e gli interventi dei tecnici borbonici sono destinati alla costruzione dello stabilimento produttivo. Nel riordino amministrativo francese si costituisce il comune unendo i centri di Fabrizia e Mongiana. Il riordino amministrativo borbonico riduce Mongiana a frazione di Fabrizia sottoponendo le ferriere direttamente all’autorità militare. Il centro è elevato a comune autonomo, nel 1852, diretto da un colonnello al quale viene demandata la carica di sindaco e giudice. Nella seconda metà dell’800 fu avviato un definitivo riassetto urbanistico. G. Matacena riporta una relazione in cui si dice «Si è inoltre vigilato perché nella costruzione delle nuove abitazioni particolari si fosse serbato il dovuto ordine chè, trascurato pel passato, sono state le case costruite alla rinfusa e disordinatamente. A norma quindi della giunta Edilizia ò fatto elevare una pianta dell’intero paese, e segnare le diverse strade per aversi di guida nelle ulteriori costruzioni». Il terremoto dell’8 settembre 1905 causò danni alla chiesa parrocchiale. La scossa del 28 dicembre 1908 fu forte e causò pochi danni gravi e leggere lesioni in molte case. Il terremoto dell’11 maggio 1947, preceduto da rombi sotterranei, fu molto forte e causò lesioni di varia entità nella maggior parte degli edifici, uno dei quali fu reso inabitabile; fenditure si aprirono anche nell’edificio scolastico e negli uffici municipali
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177779
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0