lume a petrolio

sec. XX

Si tratta di recipiente cilindrico conla base superiore bombata. Una lastra sottile di lamiera è saldata posteriormente e funge da impugnatura. L'asta è forata all'estremità e nel foro è fissato un uncino a fil di ferro. Sulla base superiore del recipiente vi è un piccolo becco cilindrico nel quale si innescava il meccanismo a rotelle per lo stoppino

  • OGGETTO lume a petrolio
  • MATERIA E TECNICA METALLO
    laminazione/ stampaggio
  • MISURE Diametro: 6 cm
    Altezza: 16 cm
  • AMBITO CULTURALE Produzione
  • LOCALIZZAZIONE Castelnuovo Magra (SP)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lampada e i lumi ad olio sono pressocchè scomparsi dalle campagne ormai sostotuiti dalla luce elettrico. In passato rappresentavano il solo motodo per illuminare le abitazioni rurali. Le lampade a petrolio venne introdotta nel 1860 e si diffuse rapidamente sostituendo quasi ovunque quella ad olio dei cui perfezionamenti si era avvantaggiata. La lampada ad olio è la più antica; è un recipiente a uno o più becchi e uno o più lucignoli infilati nei becchi lungo i quali l'olio sale per capillarità fino all'estremità libera dove, acceso, arde con fiamma. L'Argand introdusse un lucignolo cilindrico vuoto interamente per dare più aria alla fiamma, più tardi venne aggiunto un tubo di vetro per aumentare il tiraggio e un dispositivo per regolare l'altezza del lucignolo (calza)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
  • FUNZIONE E MODALITÀ D'USO Illuminare
    Si riempiva di petrolio la lampada, si innestava lo stoppino, e con un fiammifero si accendeva la fiamma
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700014656
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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