La visione di Ezechiele. Ezechiele ha la visione di Dio sul trono trasportato dai quattro tetramorfi

dipinto, 1857 - 1857

Il dipinto, collocato nella Sala III, la stanza da letto di Massimiliano detta la cabina, da lui voluta a imitazione di analoghi ambienti che egli abitava a bordo delle navi, è contenuto entro cornice in legno intagliato e dorato

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Rondoni Ferdinando (1808-1880)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico del Castello di Miramare
  • LOCALIZZAZIONE Castello di Miramare
  • INDIRIZZO Viale Miramare, Trieste (TS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola raffigura La visione di Ezechiele, copia dell’omonimo dipinto eseguito da Raffaello Sanzio attorno al 1518, oggi conservato alla Galleria di Palazzo Pitti a Firenze, nella particolare iconografia di Dio in trono trasportato dai quattro tetramorfi: l’angelo di Matteo, il leone di San Marco; il bue alato di San Luca e l’aquila di San Giovanni. Due putti alati sorreggono le braccia di Dio aperte verso il cielo, che irrompe portando con sé una luce forte tra nubi bluastre, alcune delle quali sorreggono il gruppo di figure, che occupa l’intero spazio della composizione. Ezechiele è rappresentato invece in piccole dimensioni, in basso a sinistra, colpito dalla luce divina. Sulla destra un brano paesaggistico chiude lo sfondo. La copia conservata a Miramare fu eseguita da Ferdinando Rondoni nel 1857, come testimonia un documento di quell’anno datato 26 novembre che attesta il pagamento all’artista di 90 francesconi, corrispondente a 600 lire toscane. Nel documento si cita inoltre il ritratto di Carlo V a cavallo, copia del celebre dipinto di Jan Van Dick, per il quale il Rondoni fu autorizzato a riscuotere per conto del pittore fiorentino Gordigliani la somma di 90 francesconi. Il fatto che entrambe le opere vennero commissionate contemporaneamente ai due pittori da Massimiliano d’Asburgo è confermato da una quietanza di pagamento firmata da Raniero Bardi, esecutore delle cornici di entrambi i dipinti. Il Rondoni copia fedelmente Raffaello, riproponendo identiche anche le misure del dipinto. La cornice risulta essere una vera e propria opera di intaglio, per la presenza della tipica decorazione “a grottesca”, in cui “forme semianimali, semivegetali, figure senza nome, sorgono e si confondono secondo il movimento elegante e tortuoso dell’ornato” (Comingio, 2005)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600006639
  • NUMERO D'INVENTARIO AA55158
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Friuli - Venezia Giulia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1973
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • ISCRIZIONI sulla cornice, sotto i mascheroni, a sinistra e a destra - A.D. MD/ CCCLVII - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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