Mutoscopio (dispositivo cinematografico, bene semplice)

XX primo quarto

Il Mutoscopio ha una struttura in ferro composta da tre parti dipinte. La parte principale, il dispositivo vero e proprio, è costituito da un contenitore di forma rotondeggiante, apribile da un lato, dipinto di colore bianco con profili in rosso. Sulla parte frontale il dispositivo presenta una targhetta in metallo, l’apertura per l’inserimento della moneta, un visore o oculare (ovvero una lente rinchiusa da un cappuccio sporgente per facilitare la visione) e una manovella. All’interno è presente una specie di bobina contenete numerose immagini caricate in crono sequenza e il meccanismo di illuminazione. La parte principale è sormontata da un pannello rettangolare in ferro dipinto e contornato di rosso con il titolo e un’immagine rappresentativa di quanto contenuto nella bobina. Presente anche una targhetta in ottone applicata successivamente e non removibile. L’oggetto è appoggiato su un piedistallo a quattro gambe in ferro dipinto di rosso

  • OGGETTO mutoscopio dispositivo cinematografico
  • CLASSIFICAZIONE STRUMENTI E ACCESSORI/ LUDICI
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico della Giostra e dello Spettacolo Popolare
  • INDIRIZZO piazza Giacomo Matteotti, 85, Bergantino (RO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli storici, nell’esporre le caratteristiche e l’evoluzione dello spettacolo viaggiante, concordano nell’affermare che la fiera ha sempre rappresentato non solo lo spazio privilegiato per ospitare le varie attrazioni, le varie forme di divertimento e di intrattenimento, ma il luogo ideale dove gli esercenti potevano vedere, trovare, lanciare, imitare e diffondere le novità di questo settore per attirare il pubblico e essere sempre innovativi. Questo poteva valere sia per una attrazione mai vista prima, sia per un cambiamento, una miglioria in una giostra già utilizzata, sia per una esibizione o per una nuova forma di spettacolo. Le fonti sottolineano che il Parco dei Divertimenti ha avuto un ruolo importante, ad esempio, per la conoscenza, la diffusione e la promozione del cinema. Questa novità era stata presentata dai fratelli Lumière nel 1895 in Francia e i viaggiatori itineranti hanno subito percepito che questa nuova tipologia di intrattenimento avrebbe potuto avere un grande riscontro nelle sagre, nelle fiere e nei Luna Park. Il successo, infatti, fu tale che gli storici riportano che altri tipi di svago, come il teatro di figura, ne risentirono moltissimo. Iniziò quindi a espandersi tra gli esercenti di spettacolo viaggiante un nuovo “mestiere”: il padiglione del cinematografo, il cinema ambulante. Questo lavoro itinerante proseguì con successo fino a quando, dal secondo Dopoguerra, il fenomeno divenne così popolare e richiesto che ogni città o parrocchia italiana si riuscì ad attrezzare con almeno una sala cinematografica stabile. Sempre le fonti storiche evidenziano che molti esercenti di cinema ambulante, a quel punto, iniziarono proprio a gestire sale di proiezione fisse. Tuttavia prima del cinema così come oggi è comunemente conosciuto, diversi antenati e aurorali dispositivi di tipo cinematografico erano apparsi nei parchi di divertimento: il Cosmorama, ad esempio, con disegni che venivano illuminati in modo particolare, era attestato già nel 1833. L’utilizzo dello strumento di proiezione noto come la “lanterna magica” di Kircher era adoperato in molte piazze a partire dalla fine del Seicento e ancora utilizzato negli anni Quaranta del Novecento per creare effetti speciali, apparizioni, dissolvenze, illusioni (es. la danza serpentina). Molto diffusi anche i Gabinetti Ottici, che proiettavano immagini su pareti o avevano apparecchiature dove attraverso un oculare si osservava un breve programma: spesso si trattava di vedute di città e paesaggi da tutto il mondo o sequenze comiche. Tra questi primi dispositivi di fine Ottocento, vi era anche il Mutoscopio (cinevisione) dove lo spettatore, attraverso un visore, poteva vedere un programma d’animazione (es. sequenze di battaglie, rievocazioni storiche, etc…). Il Mutoscopio è stato brevettato negli Stati Uniti da Herman Casler nel 1894. Un anno dopo viene fondata l’American Mutoscope and Biograph Company che lo commercializzava. La scena in movimento che il fruitore poteva vedere era ricomposta muovendo una manovella che faceva muovere una serie di immagini o disegni in sequenza, dando l’impressione di una azione reale. Un altro antenato del cinema spesso presente sulle piazze era il Diorama. Con l’affermarsi della novità dei fratelli Lumière i padiglioni del cinema ambulante erano sempre più presenti e gestiti da viaggiatori di varia nazionalità. I padiglioni potevano essere semplici o decorati, spesso, man mano che l’attività aveva successo, si facevano delle migliorie e degli abbellimenti per renderli più appariscenti con facciate intagliate, luci ornamentali, etc… I film erano muti e l’atmosfera, a seconda delle circostanze, era creata grazie a un organo meccanico all’entrata del padiglione, che serviva anche per richiamare il pubblico. Molte famiglie italiane di spettacolisti itineranti si cimentarono in questa novità. Si cita, solo a titolo di esempio, la dinastia Zamperla, vicentini. Tra le varie attività legate allo spettacolo viaggiante svolte dalla famiglia (in particolare quella circense), spinto dalla continua ricerca di rinnovamento, un membro della famiglia, ai primi del Novecento, Umberto Zamperla, intraprese questa nuova avventura. L’attività ebbe molto successo e un ramo della dinastia rimase in questo settore fino agli anni Cinquanta. Un figlio di Umberto, Antonio, iniziò invece l’attività di costruttore di giostre e attrazioni nel 1966, fondando una ditta ancora oggi leader nel settore
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
  • FUNZIONE E MODALITÀ D'USO Il Mutoscopio permetteva, ad una sola persona alla volta, di vedere una sequenza di fotografie caricate su una bobina
    Dopo aver inserito la moneta, il fruitore poteva vedere la sequenza attraverso un visore posto sulla parte frontale della macchina. L’utente muoveva a mano una manovella che imprimeva la velocità desiderata alla bobina. Ruotando le immagini, poste in crono sequenza, queste si animavano. Era lui che controllava la velocità e la direzione di avanzamento. Si poteva infatti andare avanti e indietro a piacere per tutta la durata stabilita dall’inserimento della moneta (solitamente pochi minuti). La lente da dove si guardava la scena era alimentata ad energia elettrica
  • AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Cottica, Claudia
    Cottica. Claudia
    Claudia Cottica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500724893
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Bergantino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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