Edicola per la distribuzione dell’oroscopo (attrazione di astrologia meccanica, bene semplice)

XX metà

Apparecchio a forma di parallelepipedo rettangolare in legno dipinto di rosso scuro con decori e scritte in colore bianco, presenti anche delle applicazioni di stelle dorate in materiale plastico. La parte frontale ha una vetrina che mostra una nicchia interna. Quest’ultima è foderata di stoffa lucida rossa, una parte della stoffa ricade su un lato come un sipario aperto. La nicchia contiene una sfera di cristallo (illuminabile elettronicamente), alcune lucine decorative, un cartello di plastica stampato in colore nero con le istruzioni per l’uso della macchina, una testa maschile modellata in cartapesta con un cappello a punta nero in stoffa, lunga barba e capelli posticci che invadono buona parte della scenografia. Sempre sulla parte frontale, al di sotto della vetrina, si apre uno scomparto per appoggiare la mano, con la silhouette della mano in plastica e con punti di contatto metallici. Presente anche la zona dove introdurre la moneta e lo scomparto da dove esce il responso in forma di cartoncino prestampato con al di sopra una saetta stilizzata dipinta di bianco

  • OGGETTO edicola per la distribuzione dell’oroscopo attrazione di astrologia meccanica
  • CLASSIFICAZIONE STRUMENTI E ACCESSORI/ LUDICI
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico della Giostra e dello Spettacolo Popolare
  • INDIRIZZO piazza Giacomo Matteotti, 85, Bergantino (RO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella sua classificazione dei giochi, Roger Callois, indica quattro categorie: mimicry (l’imitazione, credere di far credere), ilinx (lo smarrimento, il turbamento che provoca la vertigine), alea (il caso, vincere sul destino) e agon. Per questa ultima categoria si tratta di giochi in cui si compete contro un rivale superandolo (si tratti di abilità, forza, resistenza, rapidità, etc…) in una sfida regolamentata. La categoria dell’alea è opposta all’agon: i giochi di questa categoria non si basano sulla bravura del giocatore perché fondamentalmente, per quanto abili si possa essere, si tratta di scommettere e vincere sul destino, è fortuna o avversità (lotteria, gioco dei dadi, roulette). Il giocatore è passivo, aspetta il segno del destino, non conta tanto su sé stesso ma su una serie di segni, segnali, indizi dal fato che gli permettano una qualche previsione, speculazione su come agire o su cosa dovrà affrontare. In ogni fiera, Parco di Divertimenti e Luna Park, non mancano mai mancati una serie di giochi legati, in qualche modo, a qualcuna di queste quattro categorie. Si trattasse di mettere alla prova le proprie abilità con il pugnometro, o il tiro a segno, di sperimentare la vertigine sulle montagne russe o giostre simili, l’illusione di essere un altro travestendosi o assistendo a spettacoli di teatro di vario tipo, o di sfidare il caso con scommesse, lotterie o interrogando gli astri. Diverse fonti scritte sottolineano come all’interno dello spazio festivo chiamato fiera o Luna Park, che permetteva di uscire dalla quotidianità, le persone cercavano evasione e divertimento in vari modi. Anche il ciarlatano era una figura che il pubblico si aspettava di trovare, con i suoi piccoli imbrogli, la sua platealità, le sue promesse mirabolanti. Il mondo dello spettacolo viaggiante era molto composito: gestori di giostre e altre attrazioni itineranti, baracche d’imbroglio con esposizione di fenomeni, mostri e creature fantastiche, musei di cere, venditori ambulanti, giocatori d’azzardo, cantastorie, burattinai, giocolieri, acrobati, motociclisti nel cerchio della morte, funamboli, imbonitori, etc…tutte queste figure con i loro mestieri, baracche ed esibizioni creavano l’atmosfera e la cultura di questi luoghi dell’Altrove, dove si vive “alla rovescia”, dove la normalità si sospende per un breve periodo per poi rientrarvi. In questo contesto di piazza, anche dopo il Secondo Dopoguerra, non era difficile incontrare viaggiatori itineranti legati, in qualche modo, al “mondo della magia”, qui la divinazione, ottenere informazioni da fonti soprannaturali, aveva un suo spazio: chiromanti, maghi, astrologi, indovini pronti a mettere le proprie capacità al servizio di chi, curioso, affascinato o realmente credente, voleva conoscere il proprio destino. Chi leggeva la mano, chi la sfera di cristallo, chi predisponeva oroscopi e numeri da giocare, chi prediceva il futuro con le carte, chi si professava capace di comunicare con gli spiriti. Per quanto riguarda l’ambito della chiromanzia e dell’oroscopo la crescente curiosità e la domanda da parte del pubblico permisero agli spettacolisti itineranti, nel corso degli anni, di introdurre sul mercato delle apparecchiature meccaniche che sostituivano la figura in carne e ossa del chiromante o dell’astrologo. L’interesse infatti era evidente, tanto che dopo la Seconda Guerra Mondiale anche i principali giornali e settimanali, iniziarono la consuetudine di pubblicare l’oroscopo. Negli Stati Uniti, ad esempio, le edicole con un box di vetro con all’interno un automa (“nonna saggia”, indovino, chiromante, etc…) che elargiva responsi previa introduzione di una moneta, erano conosciute come “Fortune Teller” e la loro produzione è ben attestata già negli anni Venti e Trenta. Negli anni Cinquanta si affermò molto la chiromanzia meccanica in Italia, con apparecchi di vario tipo che il pubblico poteva azionare da solo, introducendo una moneta, o appoggiando una mano, o guidati da un operatore che inseriva vari dati o il segno zodiacale per far emettere alla macchina un oroscopo precompilato o il responso al proprio quesito. Questo tipo di apparecchiature, come altre attrazioni nei Luna Park, iniziarono progressivamente a diventare sempre meno appetibili con lo spostamento netto degli interessi del grande pubblico, sempre più rivolto alle giostre di vertigine, a emozioni di forte spaesamento psicosensoriale piuttosto che al responso degli astri, e già negli anni Ottanta la loro presenza nelle fiere e Luna Park era piuttosto limitata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
  • FUNZIONE E MODALITÀ D'USO L’edicola per la distribuzione dell’oroscopo forniva una lettura astrale della mano del consultante appoggiata nell’apposito scomparto. In base a un meccanismo casuale, la macchina emetteva un cartellino “personalizzato”
    Non era necessario l’intervento di un operatore. Il consultante appoggiava la mano sulla silhouette, introduceva quindi una moneta e la macchina leggeva la mano basandosi, idealmente, sul “fluido magnetico” trasmesso attraverso i punti di contatto. Dopo qualche secondo la macchina emetteva il suo responso sotto forma di cartellino prestampato
  • AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Cottica, Claudia
    Cottica. Claudia
    Claudia Cottica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500724889
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Bergantino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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