Tecnica di realizzazione di coni e coppette edibili per il gelato con modellamento manuale (bene complesso/ insieme)

Il gelatiere è in piedi, di fronte a una piastra multipla per la cottura delle cialde (cialdiera) ad alimentazione elettrica. La piastra è posizionata sopra ad un tavolo. Sempre sul tavolo, alla sinistra del gelatiere vi sono una serie di accessori necessari per la lavorazione: un porta coni con alcuni coni già preparati impilati uno sull’altro, un vassoio, un modellatore per coni in legno a forma conica con impugnatura infilato in un supporto/custodia in metallo e pietra, uno stampo per coppette in legno, una ciotola con all’interno della pastella per la preparazione delle cialde. La pastella è stata precedentemente preparata dal gelatiere. Quest’ultimo indossa, solo alla mano sinistra, un guanto di cotone. Per creare i coni versa con un cucchiaio un po’ di pastella dalla ciotola al centro della piastra ben calda, la chiude, e dopo pochi secondi la cialda è pronta. Prende il modellatore in legno che ha una punta in ottone, con un rapido movimento dal basso verso l’alto con la punta stacca, scalza la cialda calda e con la mano sinistra la prende e l’appoggia su un tagliere in legno di fronte a lui. Velocemente, fino a che la cialda è ben malleabile, con un gesto deciso e fluido arrotola la cialda attorno al modellatore e lo infila nel contenitore in metallo e pietra. È un movimento simultaneo e coordinato di entrambe le mani. Ripete la stessa sequenza più volte a breve tempo di distanza l’una dall’altra, man mano che le cialde nella piastra sono pronte, con l’accortezza, quando estrae il modellatore di coni dal contenitore in pietra, di collocare il cono, ormai indurito nella forma voluta, nel porta coni, impilandoli man mano uno sull’altro. La ciotola con la pastella presenta una piccola asticella fissata trasversalmente che serve al gelatiere per pulire il cucchiaio dall’eccesso di pastella quando preleva il giusto quantitativo da versare. Man mano che esaurisce la pastella nella ciotola, la riempie con dell'altra che conserva in un contenitore più grande in un banco di fianco. Dopo aver preparato un certo numero di coni, alterna questa fase al modellamento delle coppette. In questo caso prende lo stampo in legno che è costituito da una parte convessa a forma cilindrica e corta, e una parte speculare inversa concava. Prende la cialda calda l’appoggia sulla parte concava e preme la cialda verso il basso con la parte convessa. In questo modo la cialda prende la forma di una coppetta. Anche questa operazione viene ripetuta diverse volte con l’accortezza, quando estrae la coppetta indurita, di collocarla sul porta coni o su un vassoio. Qualche volta, prende la cialda e con un coltello la taglia in quattro parti per creare delle specie di “cialdine” più piccole che possono essere utilizzate per le decorazioni. Alterna l’arrotolamento dei coni, allo stampo delle coppette, alla creazione di cialde più piccole fino a che non ha esaurito tutta la pastella a sua disposizione

  • OGGETTO Tecnica di realizzazione di coni e coppette edibili per il gelato con modellamento manuale
  • CLASSIFICAZIONE TECNICHE
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il bene in esame richiama un interessante aspetto legato al gelato e al suo consumo: l’uso del cono edibile. Vi sono alcune fonti scritte che permettono di evidenziare alcuni aspetti interessanti. La storia dell’invenzione del cono è caratterizzata da molte rivendicazioni di paternità, da brevetti depositati o meno, da narrazioni più o meno documentate. Indipendentemente dall’effettiva paternità, il cadorino Italo Marchioni, Antonio Valvona o Hernst Hamwi tra il 1902 e il 1904, l’esigenza di un contenitore edibile per il gelato molto probabilmente aleggiava tra gli addetti ai lavori da diverso tempo, ispirato da altre ricette dal campo pasticceria come ad esempio i wafer e cialde con creme. Infatti alcune fonti riportano che l’uso di supporti edibili per il gelato era già attestato in alcuni trattati di cucina nell’Ottocento, come quello inglese di Agnes Marshall, e forse anche prima. Il proliferare di varie versioni e paternità in un periodo di tempo così ristretto, testimonia però il grande fermento tra i detentori, che stavano, come in altri mestieri artigianali, sperimentando, captando quello che stava succedendo nel loro campo e cosa ricercava il consumatore. La controversa storia sulla nascita del cono permette una ulteriore riflessione: l’invenzione del cono rispose, in un periodo storico preciso, all’esigenza di trovare una soluzione pratica e funzionale a diverse problematiche del gelatiere. Tra queste vi era non solo la necessità di realizzare un contenitore commestibile che permettesse al cliente di non rimanere vicino al carretto o alle nascenti gelaterie fisse, rendendo la sua esperienza più gradevole e pratica, ma di trovare qualcosa di economico che sostituisse la fragilità e i costi elevati del vetro, della ceramica, che garantisse una maggior sicurezza igienica (nei carretti le tazzine, i bicchieri, le ciotole dovevano essere lavate dopo il consumo o in alternativa si usava carta o foglie come supporto), di diminuire il peso da portare nei carretti e aumentare le possibilità di vendita. Da quel momento in poi vi sarà un boom nell’uso del cono, nelle invenzioni brevettate per macchine in grado di produrre questi supporti edibili (cialda arrotolata/cialda stampata a forma di cono/coppetta) in modo semi automatico, totalmente automatizzato, nel design stesso del cono gelato (come documentato dai brevetti depositati negli Stati Uniti soprattutto negli anni Venti-Trenta)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici immateriali
  • LUOGO DI RILEVAMENTO Val di Zoldo (BL) - Veneto , ITALIA
  • ALTRA OCCASIONE esecuzione su richiesta
  • AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Cottica, Claudia
    Cottica. Claudia
    Claudia Cottica
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500714309
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE COMUNE VAL DI ZOLDO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0