Livella a bolla

XIX secondo quarto
Giuseppe Stefani (fu Il Meccanico Della Specola Dal 1834 Al 1842)
Fu il meccanico della Specola dal 1834 al 1842

La livella a bolla fu inventata dal francese M. Thévenot, che la descrisse nel 1666. Essa è composta da un tubo di vetro chiuso ermeticamente e parzialmente riempito da un liquido come alcol o etere, mentre la bolla è costituita da aria e vapore del liquido stesso. La bolla, avendo una densità minore del liquido, tende a galleggiare portandosi quindi nella parte più alta. Il tubo di vetro è inserito in una custodia metallica dotata di una finestrella. Sul vetro del tubo, in corrispondenza della finestrella, sono incise delle tacche che distano tra loro circa 2 mm. Questo tipo di livella viene anche definito “torica”. Lo strumento serviva per verificare la perfetta orizzontalità di una superficie ma, in questo caso, esso poteva essere utilizzato anche per misurare l’inclinazione di un asse. Infatti, posizionando la livella sull’asse, si leggeva la graduazione segnata dai due estremi della bolla; la differenza tra il vertice C e la media delle letture moltiplicata per il valore angolare della particella, forniva l’inclinazione della superficie. Lo strumento faceva parte della tavoletta pretoriana costruita da Giuseppe Stefani (?-1842), meccanico della Specola di Padova dal 1834 al 1842 e allievo prediletto di Giovanni Battista Rodella (1749-1834), del quale fu il successore

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