Barometro Fortin

XIX secondo quarto
Paolo Rocchetti (fu Il Meccanico Della Specola Di Padova Dal 1842 Al 1877)
Fu il meccanico della Specola di Padova dal 1842 al 1877

Questo modello di barometro, messo a punto dal costruttore di strumenti scientifici francese Nicolas Fortin (1750-1831), era uno dei più diffusi barometri portatili del tempo. Esso è composto da una vaschetta, formata da un pozzetto in legno di bossolo, che termina nella parte superiore con un tubo di vetro, mentre è chiusa nella parte inferiore da una membrana di pelle che può essere alzata od abbassata mediante una vite. La vaschetta è protetta da un astuccio di ottone, che lascia però intravedere il livello di mercurio all’interno del pozzetto. La chiusura di ottone della vaschetta presenta al centro della parte superiore un tubicino in ottone foderato in legno di bossolo, attraverso il quale passa il tubo barometrico. Il tutto è sigillato con un pezzetto di pelle, che permette di chiudere ermeticamente il passaggio al mercurio ma non all’aria. Una punta, solitamente in acciaio o in avorio, posizionata sulla parte interna della chiusura superiore della vaschetta, permette di misurare l’altezza del mercurio contenuto all’interno della stessa. Il tubo barometrico è protetto da un astuccio di ottone sul quale è incisa una scala graduata. Un termometro, posizionato contro il tubo barometrico, permette di monitorare la temperatura del mercurio. Un corsoio, corredato da un nonio, corre lungo tutto il tubo del barometro, permettendo di valutare l’altezza della colonna barometrica. Per effettuare la lettura del barometro, “dapprima, per mezzo della vite inferiore, si riduce il livello di mercurio il livello del mercurio nella vaschetta in contatto colla punta; questa operazione è ben eseguita quando l’estremità della punta tocca l’estremità della sua immagine riflessa nel mercurio; si fa allora scorrere il corsoio e lo si ferma in una posizione tale, che il piano orizzontale passante per lo zero sia tangente alla parte superiore della colonna di mercurio; ciò si eseguisce facilmente, giacché in tale posizione del corsoio, si cessa dallo scorgere l’intervallo illuminato tra la colonna di mercurio ed il lembo del nonio” . Il barometro è fissato su un treppiede per mezzo di una sospensione cardanica, che permetteva di tenere lo strumento sempre in posizione verticale. Per trasportare lo strumento, si girava la vite regolatrice in modo da riempire sia il tubo che la vaschetta di mercurio. Lo strumento è stato costruito nel luglio 1848 da Paolo Rocchetti, meccanico della Specola di Padova dal 1842 al 1877

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