L’assistenza archeologica richiesta nell’ambito dei lavori di sostituzione di un tratto di condotta in uscita da un serbatoio posto sulla sommità del Col Marcellon (Feltre) ha permesso di individuare un manufatto murario evidentemente intercettato dai precedenti lavori dei primi del ‘900 ma del quale non era stata archeologicamente attestata l’esistenza. La realizzazione della cisterna ha notevolmente abraso la morfologia originaria del colle e l’evidenza archeologica è stata rilevata solo in una porzione della sezione della trincea scavata per la sostituzione del manufatto idraulico. Si sono potuti individuare i limiti della fossa di fondazione di un muro, largo 1,3 m con probabile andamento est-ovest, costituito in scaglie di calcare rosso e grigio, di forma irregolare e dimensioni variabili poste in opera su superfici orizzontali e legate con una malta poco tenace di colore biancastro con frequenti frammenti di calcare e nuclei di calce subcentimetrici e centimetrici. Il muro è stati significativamente rinvenuto in corrispondenza di un salto di quota, fatto che conferma il riferimento delle fonti documentarie ad un manufatto con funzione difensiva o di guardia, da raccordare con il più complesso sistema delle fortificazioni feltrine sul Colle delle Capre. Purtroppo non è stato possibile rinvenire materiali datanti, pertanto non è possibile avanzare alcuna ipotesi sulla cronologia del sito