trionfo delle Virtù sui Vizi, coppia di pavoni, Albero della Vita

formella, ca 1900 - ca 1999

rilievi raffiguranti coppia di pavoni che si nutre dall'Albero della Vita, animali nobili che ghermiscono animali inferiori e coppia di trampolieri con colli incrociati. In comparti rettangolari, tondi e centinati superiormente

  • OGGETTO formella
  • MATERIA E TECNICA pietra d'istria
    pietra tenera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneziano
  • LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE il gruppo di formelle in esame costituisce un esempio di riproduzione scultorea veneto bizantina che murato sulla facciata del palazzo assume, utilizzando le parole di Rizzi (1982), un valore mimetico. Sebbene la disposizione ricordi quelle collezionistiche utilizzate nell'Ottocento e nei primi anni del secolo scorso; si ricorda che opere di questo tipo furono murate, fin dal XII e XIII secolo, sulle facciate dell'edilizia civile veneziana. La maggior parte della scultura medievale veneziana è in marmo greco e in misura minore in pietra di Aurisina e si differenzia dalle riproduzioni eseguite in epoca successiva, fino al Novecento, in quanto queste sono in pietra tenera, prevalentemente di Nanto o di Custoza, anche se non mancano esempi in pietra d'Istria. Nella primitiva edilizia civile, patere e formelle si alternavano con una disposizione decorativa di tipo speculare tra gli archi, le finestre o sopra i portali dove la croce teneva solitamente il posto d'onore. Insieme, sulle mura di casa, assumevano un valore apotropaico, ossia di oggetti capaci di prevenire l'ingresso del maligno e del male. Diversi sono i soggetti iconografici delle patere che per lo più sono di tipo zoomorfico, anche se non mancano esempi di reperti di tipo geometrico e fitomorfico. I soggetti figurativi delle patere veneziane sono piuttosto limitati, tra questi compaiono generalmente animali nobili, per la maggior parte dei casi identificabili con un'aquila o un leone, nell'atto di ghermire o predare un animale ignobile rappresentato da un cane, una lepre o un cervo. Nella formella la superficie figurativa è più ampia rispetto alle patere. Anche i soggetti riscontrabili in quest'ultime vengono a mancare, con la quasi totale esclusione dei soggetti mitologici e favolistici, a favore di uccelli e di pavoni nella maggior parte dei casi in coppia ai lati della fontana o dell'albero della vita. Il significato degli animali nelle figurazioni poi divenute tipiche, assunse uno specifico significato civile e religioso nella concezione della vita di tutto il popolo veneziano. Si ricorda che il termine "patera", come rileva Dorigo, non è attestato prima della seconda metà dell'Ottocento e sembra che derivi dalla denominazione volgare "patara" probabilmente in uso per secoli nel linguaggio volgare
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500577483
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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