Tropaion

monumento ai caduti ad obelisco,

Il monumento è ubicato nel giardino, non recintato, di un edificio pubblico d'epoca ai limiti del fatiscente, e poggia su due gradini in cemento. Il manufatto, piuttosto imponente, è composto da una base in cemento su cui è stata creata una piramide tronca di rocce calcaree, al vertice della quale è posto un obelisco in marmo (h. 170 cm, base 40 x 40). Il frontale della piramide accoglie la lapide marmorea con i nomi dei caduti (h 162 cm x 100), che ha forma di rettangolo poggiante sul lato più corto e che termina in una cimasa ad arco a tutto sesto. Sempre il frontale della piramide, verso l'apice, è abbellito da un tropaion a bassorilievo composto da: un elmo mod. Adrian, una fronda d'alloro, una di quercia, e da un drappo. La lapide, dall'alto, riporta l'epigrafe dedicatoria, cui seguono il grado, il cognome ed il nome dei morti. I primi 15 caddero nella Grande guerra. Gli altri 5, invece, si riferiscono al conflitto 1940-1945, ma non è specificato da nessuna epigrafe. Uno era un militare, gli altri 4 (un uomo e 3 donne) invece furono vittime di incursioni aeree anglo-americane

  • OGGETTO monumento ai caduti ad obelisco
  • MATERIA E TECNICA Marmo
    CEMENTO
    PIETRA CALCAREA
  • LOCALIZZAZIONE Località Ravere n. 32
  • INDIRIZZO Località Ravere n. 32, Carpenedolo (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento fu inaugurato o a fine marzo o il 1. aprile 1924. Il progettista è sconosciuto, ma risulta costruito dalla ditta Gaffuri di Rezzato. Fu benedetto dall'arciprete don Severino Bettinazzi. Anche questo caso, come per la vicina Visano (cfr. specifica scheda di catalogo) si configura come una mossa del fascismo per appropriasi, in un'ottica di legittimazione storica, del mito della guerra vittoriosa. Infatti, in rappresentanza di Augusto Turati, venne da Brescia Arrigo Stagnani, ufficiale della MVSN ed invalido di guerra decorato al valore, mentre l'oratore ufficiale fu il dott. Diego Azzi, segretario politico del PNF di Carpenedolo. Il presidente del Comitato pro monumento era un tal signor Mutti, e dalle poco precise cronache del tempo sembra di capire che l'erezione del ricordo fu contrastata. Esso era ubicato dove è attualmente, ossia presso l'edificio pubblico che ospitava le scuole della località, oggi abbandonato e quasi fatiscente; eppure questo contesto di solitudine, agreste e vicino al fiume Chiese, rende ancora più ieratico l'obelisco, costruito in un modo inconsueto che lo rende unico fra centinaia di altri manufatti nel Bresciano. C'è un'ultima annotazione storico-critica da fare. Viene da domandarsi perché questa contrada di Carpenedolo, anziché commissionare una semplice lapide da murare nelle scuole, abbia avuto una piramide alta 4 metri. Un possibile e ragionevole indizio è tra i morti. Il primo della lista è l'ufficiale Marcello Lissa. Probabilmente, nell'esecuzione del monumento ebbe un certo ruolo la stessa famiglia Lissa, fra i maggiorenti del luogo. Quindi questo caso richiama quelli di Meano di Corzano e di Binzago di Agnosine (cfr. schede specifiche di catalogo). Tra l'altro, dalle cronache si apprende che un animatore della cerimonia fu, per l'appunto, Carlo Lissa, fratello di Marcello, ex combattente e già segretario politico del PNF a Carpenedolo. Non si sa se è una pura casualità, ma la piramide è composta di rocce calcaree della zona di Rezzato, che per morfologia sono identiche a quelle del Monte San Michele (Carso), proprio sulle balze del quale, nel corso dell'offensiva d'autunno 1915, cadde tra i suoi fanti all'assalto il sottotenente Marcello Lissa del 67° reggimento, studente, di anni 21. Fonti e bibliografia: Da Carpenedolo. Inaugurazione del monumento ai caduti di Ravere, "Il Popolo di Brescia", 2-4-1924; Umberto Treccani, Storia di Carpenedolo. Dal principio dell'era volgare ai giorni nostri, Tipo-lito Geroldi, Brescia 1924
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274946
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ISCRIZIONI frontale, al centro - I CITTADINI DI RAVERE / A PERPETUO RICORDO DEI LORO PRODI / CADUTI EROICAMENTE / PER LA GRANDEZZA DELLA PATRIA / NELLA CRUENTA GUERRA ITALO AUSTRIACA / QUESTO MONUMENTO CONSACRANO // SOTT. TEN. LISSA MARCELLO / SERG. PELLEGRINI ANDREA / CAP.LE TRECCANI LUIGI / SOLD. BRESCIANI ANGELO / “ BEGNI PAOLO / “ DAVO FRANCESCO / “ DE NICOLÒ SPOTTI GIACOMO / “ FILENI VITTORIO / “ GOLINI ANTONIO / “ GRASSI ANGELO / “ MISSERINI LUIGI / “ MONTEVERDI ALCEO / “ MASCHERRINI PIETRO / “ SPAGNA BONAVENTURA / “ FERRARI LORENZO / FERRARI MARIO / FERRARI LORENZO / BETTINZOLI ROSMUNDA / COMINI VIRGINIA / SCUTARI ELENA // - Perini cav. Antonio -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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