Stella d'Italia
Il monumento è posto oggi in un'aiola presso un trivio. Esso si compone del manufatto originale del 1919, a colonna spezzata, e di un lapidario posto alle sue spalle per i deceduti nel conflitto 1940-1945. Il monumento originario è composto da un basamento, poggiante su 3 gradini, le cui 4 facciate riportano l'epigrafe dedicatoria con i nomi di 145 morti nella Grande guerra e i 2 caduti nel conflitto italo-etiopico. Da esso si erge una colonna spezzata, sul cui corpo sono state scolpite ad altorilievo una fronda di palma ed una di alloro trattenute da un nastro; sono a testa in giù. La colonna è coronata da un braciere da cui si sprigiona la fiamma del sacrificio-del ricordo. Invece, il lapidario alle spalle, poggiante nel fianco della collina, è composto da 3 lapidi su cui sono riportati i nomi di 83 vittime del conflitto 1940-1945. Esse sono divise per causa/circostanza di morte: caduti, dispersi, partigiani, vittime civili 83 (4 donne). Per tutti è sempre e solo specificato il cognome ed il nome. L'area di rispetto del monumento originario è delimitata da catene in ferro sorrette da 4 riproduzioni in marmo di granate di medio calibro
- OGGETTO monumento ai caduti a colonna spezzata
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MATERIA E TECNICA
Marmo
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ATTRIBUZIONI
Casnici, Ugo (attribuito): scultore
- LOCALIZZAZIONE Via Santa Croce
- INDIRIZZO Via Santa Croce, Carpenedolo (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento fu inaugurato domenica 2 novembre 1919, nella medesima occasione delle lapidi ubicate nel portico del Comune (cfr. specifica scheda di catalogo). Oratore ufficiale fu l'avvocato Cirillo Bonardi. In origine il monumento era collocato all'interno del cimitero cittadino. In un periodo successivo esso fu spostato nell'ubicazione attuale, su una via che porta al cimitero ma che dista da esso alquanto, in cui fu collocato anche il lapidario per i morti nella guerra 1940-1945. Per certo nel 1978 esso era già in questa posizione. Fonti e bibliografia: Carpenedolo. Onoranze ai caduti, "La Provincia di Brescia", 6-11-1919; Umberto Treccani, Storia di Carpenedolo. Dal principio dell'era volgare ai giorni nostri, Tipo-lito Geroldi, Brescia 1924; Emilio Spada, Eugenio Zilioli, Carpenedolo. Nuova storia, Comune di Carpenedolo, 1978
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274948
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- ISCRIZIONI frontale - CARPENEDOLO / AI PRODI CONCITTADINI / CADUTI / PER LA GRANDEZZA / DELLA PATRIA / 1915 1918 // ACERBI GIOVANNI / ACCORSINI ANGELO / ANDREANI ANGELO / ASTORI PAOLO / AZZI DIEGO / BADALOTTI ANDREA / BALARDI BATTISTA / BALARDI BERARDO / BALARDI FRANCESCO / BARALDI GIOVANNI / BARATTI ANGELO / BARATTI BATTISTA / BARBIERI ANTONIO / BARONE LUIGI // BEDUSCHI GIOVANNI / BEFFA RINALDO / BEGNI PAOLO / BESCHI ANTONIO / BESCHI FRANCESCO / BESCHI GIUSEPPE / BETTONCELLI ANGELO / BIGNOTTI LORENZO / BOLOGNA FRANCESCO / BOLZONI GIULIO / BONISOLI AMLETO / BOSELLI ANTONIO / BOSELLI DOMENICO / BOSELLI GIUSEPPE // - a incisione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0