Lapide funeraria ritrovata a Ostiglia nel 1881

negativo, ca 1927 - ca 1927
Anonimo
1878
  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Mantova - Epigrafi - Lapidario
  • MATERIA E TECNICA gelatina bromuro d'argento/ vetro
  • ATTRIBUZIONI Anonimo: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico SBAP BS
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Chizzola Porro Schiaffinati
  • INDIRIZZO via Gezio Calini, 26, Brescia (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lapide qui ritratta è stata fotografata sotto il porticato del Cortile d'Onore del Palazzo Ducale di Mantova (lo si deduce dalla pavimentazione in cotto a spina di pesce). Nel 1881 si dava notizia del suo ritrovamento presso Ostiglia (Giuseppe Fiorelli, Notizie degli scavi - marzo 1881 - VI. Ostiglia, "Notizie degli scavi di antichità comunicate alla R. Accademia dei Lincei per ordine di S.E. il Ministro della Pubb. Istruzione", gennaio, 1881, p. 82), ma non è stato possibile reperire altre notizie circa le tappe del suo percorso sino alla reggia gonzaghesca, anche se, con buona probabilità, dovette seguire la sorte di tutte le altre iscrizioni mantovane di epoca antica (o false), raccolte nel Museo Civico e alle quali si diede una parzialissima sistemazione nel lapidario al pianterreno della Corte Vecchia, dopo che furono per la Convenzione del 1915 trasferite dal Comune allo Stato. A questo proposito, una relazione del 14 giugno 1926 del direttore onorario di Palazzo Ducale Clinio Cottafavi informava della necessità di provvedere al restauro della pavimentazione del portico del Cortile d'Onore, gravemente danneggiato dall'esposizione di armi e mezzi bellici che qui si era concesso di tenere a un comitato cittadino tra 1919 e 1920. "La necessità di dare sistemazione alle iscrizioni e ai cippi funerari, ed altro materiale lapidario scoperto in diversi luoghi ed in vari tempi in provincia e qui trasportato con la consegna delle raccolte del Museo Civico, reclamano un restauro, la maggior spesa per il quale è imposta dalle tristissime condizioni attuali della pavimentazione che ne importano il completo rifacimento (L. 14220)" (Soprintendenza BAP Brescia, Archivio Monumenti, b. 187: Mantova, Palazzo Ducale, Pratica generale). Ipotizziamo che, come per gli altri scatti relativi all'allestimento del lapidario, la data della campagna fotografica in questione possa assestarsi intorno al 1927 circa, quando, come riferisce Giannantoni nella sua Guida, fu data sistemazione alla raccolta lapidaria romana (Nino Giannantoni, Il Palazzo Ducale di Mantova, Roma, La Libreria dello Stato, 1929, pp. 65-66). L'epigrafe è ricordata da Mommsen fra quelle false della Regio VIII (Aemilia) "Carpi et viciniae. S. Possidonio. Loca prope Padum" (CIL, 11.1, 951, p. 171). Non pare essere presa in considerazione da Giovanni Labus nel suo Museo della Reale Accademia di Mantova, Mantova, D'Arco e Negretti, 1830-1834
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303230362
  • NUMERO D'INVENTARIO 4194
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brescia Cremona e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI lato emulsione: in basso a destra - 4194 - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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