Dio Padre con l'agnello e i Re dell'Apocalisse

dipinto murale, 1599 - 1599

Personaggi: Dio Padre

  • OGGETTO dipinto murale
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Sorri Pietro (1556/ 1622)
    Casolani Alessandro (1552/ 1607)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa della Certosa delle Grazie
  • INDIRIZZO viale Monumento, 4, Certosa Di Pavia (PV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le pitture che ornano la cupola testimoniano la volontà dei certosini di rinnovare la decorazione pittorica della chiesa con la chiamata di due senesi, Pietro Sorri e Alessandro Casolani, entrambi allievi a Siena del manierista Arcangelo Salimbeni. Forse introdotti alla Certosa pavese dal cardinale Borromeo su consiglio dei Certosini di Maggianico, si occuparono della decorazione della cupola (1599), mentre al solo Sorri spettano i successivi affreschi della volta della sacrestia nuova. Nei registri della chiesa si legge che nel 1600 "si è dato finimento alla cupola della chiesa coperta di rame instagnato e l'anno avanti si era dipinta di dentro con la visione dell'Apocalissi". Secondo la tradizione, il più anziano Casolani avrebbe realizzato il disegno degli affreschi e dipinto tre degli otto spicchi (quelli verso il coro), prima della sua partenza da Pavia; il Sorri avrebbe concluso l'opera, realizzando la parte con il Dio Padre, i re e San Giovanni Evangelista.||Sfortunatamente, le pitture della cupola hanno subito ingenti danni a causa della rimozione della copertura di piombo del tetto della chiesa in età napoleonica (1797). Il pittore restauratore Agostino Comerio si occupò nel 1826-27 del restauro degli affreschi, che comportò pesanti ridipinture.||Gli otto spicchi della cupola sono divisi da grossi cordoni, decorati con motivi vegetali dorati. Intorno al perimetro ottagonale della volta, corre una galleria con quaranta colonnine, sovrastata da otto finestre che danno luce ai dipinti. Dal punto di vista iconografico, partendo dalla vela di fondo si incontra la figura dell'Eterno, accompagnato dall'agnello apocalittico dai sette occhi, dal libro dei sette sigilli e dalla patena con il sangue dell'agnello. La luce dietro la figura divina è la luce dello Spirito Santo. Da notare anche la rilevanza conferita al trono divino, che nel mondo ebraico è metafora della potenza di Dio. Al vertice della vela, come in tutte le altre, è rappresentato un fuoco, la facie apocalittica. Nelle vele contigue è rappresentato il tetramorfo. Il re alla sinistra di Dio con in mano la corona è Ozia, accompagnato da altri due sovrani. Dall'altra parte, il re inginocchiato con le braccia alzate è Salomone. Nella vela successiva è identificabile re Davide con la cetra (A, Spiriti, comunicazione orale)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300702347
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale e Museo della Certosa di Pavia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Sorri Pietro (1556/ 1622)

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Casolani Alessandro (1552/ 1607)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1599 - 1599

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'