la Madonna col Bambino appare a san Isidoro Agricola e Giobbe

dipinto, ca 1620 - ca 1620

dipinto privo di cornice

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Borgani Francesco (scuola)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto proviene dall’oratorio di Santa Maria dell’Argine (Portioli 1884, p. 153), edificato nel 1355 sull’argine che attraversava l’insenatura della cosidetta Ancona di Santa Agnese, poi trasformata nell’attuale piazza Virgiliana. Portioli (1884, p. 152) ricorda che l’altare dell’Arte dei Sarti in quell’oratorio viene concesso dal vescovo Francesco Gonzaga il 12 febbraio 1618, data che evidentemente costituisce un termine post quem per il nostro dipinto, nato su committenza di quella corporazione. È poi menzionato in un inventario del 1647: “una ancona al altare santo Ioppe et santo Isidoro con l’efigie della Madona” (ASMn, Camera di Commercio, b. 78, Libro delle entrate 1642-1770, c. 193v). La visita pastorale di Masseo Vitali del 12 febbraio 1648 ricorda nella chiesetta l’“altare Sanctorum Isidori et Lazari a latere dictae ecclesiae”, sotto le cure dell’Arte dei Sarti (ASDMn, Visite Pastorali, 1648, c. 83r). Un successivo inventario del 1691 (ASMn, Camera di Commercio, b. 78, Libro delle spese 1685-1710; D. Sanguineti, scheda 2, in Arte e Arti 2001, pp. 32-34) chiarisce che la paletta era sull’altare sinistro della chiesa. Santa Maria dell’Argine viene definitivamente chiusa al culto nel 1787 e demolita nel 1797-1798; in quell’occasione la Corporazione deve aver ritirato il dipinto, che Portioli nel 1884 vede presso la vecchia sede della Camera di Commercio. Nel 1908 il quadro risulta lì posto “in granaio” (ASCMn, cat. IX-9-6, b. 1901-1910, fasc. 1907-1910). La Camera deposita l’ancona nel 1921 presso la Biblioteca “Teresiana” di Mantova, e da lì il dipinto migra, due soli anni dopo, in Palazzo Ducale, dove è temporaneamente collocata nella cappellina del Bertani nel Castello di San Giorgio (come documenta una fotografia del 1939). Un recente contributo di Sanguineti (scheda 2, in Arte e Arti 2001, pp. 32-34) chiarisce molti dei problemi relativi a quest’opera: egli ne ricostruisce gli spostamenti, ne precisa la datazione tra il 1618 e i primi anni del terzo decennio, ne descrive correttamente l’iconografia – Madonna col Bambino in gloria, sant’Isidoro Agricola e Giobbe – laddove il primo santo era stato ritenuto sant’Omobono da Portioli (1884, p. 153) o san Crispino, in un inventario manoscritto del 1914, mentre la visita pastorale del 1648 suggerirebbe un’errata [?] identificazione della figura di destra con Lazzaro. Sanguineti propone inoltre un’identificazione dello stemma che compare in basso a destra nel dipinto, vicino ai piedi di Giobbe, che a lui sembra corrispondere a quello della famiglia Morbiolo [ma vedere chi è a capo dell’Arte nel 1620 circa; anche Bellinzani, Cardi, Regi, Scaldamazza e Zamboni hanno stemmi simili]; suggerisce infine una condivisibile lettura stilistica dell’opera, inventariata nel 1937 come opera di “Michelangelo da Caravaggio (?)” da qualcuno (Giannantoni?) non privo di ottimismo. Sanguineti mette a confronto la paletta con la pittura del Borgani: l’anonimo autore della nostra paletta potrebbe essere un suo allievo, legato al maestro nell’impostazione dell’immagine e nelle proporzioni allungate delle figure, ma influenzato anche, nella pennellata più larga e pastosa, dal Fetti, come mi sembra piuttosto evidente dalla materia pittorica della vegetazione dipinta sulla destra. Posso aggiungere che al Borgani rimanda anche il fondale paesaggistico, arricchito di rovine architettoniche e forse tratto da qualche stampa fiamminga
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152017
  • NUMERO D'INVENTARIO Gen. 11859
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
    2013
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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