microscopio binoculare bausch & lomb

ca 1950 - ca 1960

Il microscopio è americano, la firma è posta sul blocco della cremagliera “Bausch & Lomb OPT. U.S.A. PAT 1,860, 430-1,862,031 one int = 0.0025 CD 5092” Il microscopio è in ferro eccetto delle parti cromate come il sistema di viti, la barra mollette, gli oculari e il porta obiettivi. La base è a ferro di cavallo e su un braccio di questa è riportata la sigla “Inv. E.R.P. n. 1” Dalla base partono due colonne che si piegano all’ altezza del tavolino e terminano con le due rondelle per la macroregolazione della messa a fuoco che avviene con sistema a cremagliera a pignone. La microregolazione si effettua con due viti delle quali una riporta una scala micrometrica che va da 0 a 100. Il braccio è posizionato davanti all’ asse ottico e non dietro di esso come di consueto, questo permette di avere libero accesso al piano di lavoro senza la necessità di raggiungerlo attorno al braccio. Il microscopio si può utilizzare anche in posizione orizzontale, come in microproiezione e fotomicrografia, sostituendo il tubo binoculare con quello monoculare contenuto nel cassetto all’interno della cassetta porta-microscopio. Una volta montato il tubo si abbassa lo stativo sulla parte posteriore facendolo appoggiare su tre piedini sporgenti dal retro della base e del doppio braccio. Il tubo monoculare (diam.50 mm) è portato da un braccio siglato con “B e L” e che viene fissato con una vite sopra il blocco cremagliera. Ad una estremità del tubo c’è il porta obiettivi svitabile (filettatura maschio 36G) e dall’altra il cilindro porta oculare (diam. 27,6 mm) anch’ esso svitabile (filettatura 36G). Quest’ ultimo scorre un tubo con una scala gradata da 150 a 170 e al fondo del quale si avvita una porta oculare cromato (diam 25,2 mm, filettatura maschio 48G). Il tavolino è rotondo e possiede viti di centramento ha un nonio in gradi lungo il perimetro e può traslare; questo movimento è misurabile con un nonio marcato da 100 a 140 (I). Sul tavolino è presente una slitta a pinza portavetrini anch’essa traslabile e due nonii dei quali il sinistro marcato con II e con scala da 0 a 40 e il destro marcato con III e con scala da 0 a 50. Sotto il tavolino c’è il condensatore con lenti convergenti e riportante “B e L OPT U.S.A. ACHROMAT 8,9 mm. 1.49 N.A. SLIDE 1,5-1,6 mm”. Questo è montato su una slitta con incastro a coda di rondine, ha due viti di centramento ed è removibile. E’ presente un diaframma a iride con cremagliera, sotto c’è un anello con lente convergente e sotto ancora uno specchio piano con una superficie nera. L’altezza del sistema condensatore e diaframma può variare tramite una vite che agisce su una cremagliera. I tubi oculari paralleli sono montati su una slitta con guida a coda di rondine che permette aggiustamenti per distanze intrapupillari da 50 a 75 mm, indicate da una scala millimetrica numerata. Un tubo oculare ha un movimento a spirale per compensare qualsiasi differenza di visione tra i due occhi, l’interscambio dei due tubi si effettua sfilandone uno e rimpiazzandovi l’altro dopo aver tolto la vite di fermo. I due oculari firmati “B e L OPT CO. U.S.A.”, sono incisi con “10 X Compens. Il porta obiettivi è centrabile e su questo si avvita l’obiettivo (Filettatura maschio 36G). Qui è montato un obiettivo non B e L ma un Carl Zeiss Jena con incisioni “£mm. Apert. 1.30” nella parte cromata e “Homog. Immers., Tubuls 160 mm” nella parte superiore in ottone (la parte sulla quale si avvita l’obiettivo ha due piccole viti aggiustabili con chiavi)

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