Ritratto di Margherita di Valois (?)

dipinto post 1576 - ante 1590

Il personaggio è rappresentato a figura intera, stante, di lieve tre quarti. Lo sguardo è rivolto verso l’osservatore. Porta i capelli raccolti e ornati con una sorta di balzo. Pendenti a goccia alle orecchie e collana giro collo di perle. Indossa una veste dal corpetto ad ampio scollo rettangolare sotto al quale di vede la camicia, anch’essa aperta sul davanti e completata da gorgiera. Sul corpetto sono appuntate file di perle che segnano anche il punto vita. La sopragonna, aperta, lascia vedere una porzione triangolare di tessuto operato con motivo a foglie, fiori e girali stilizzate. In mano tiene un paio di guanti. Poggia su una sorta di pedana di colore rosso; sfondo neutro di colore bruno. Cornice di formato e luce rettangolare in legno intagliato e dorato. Tipologia a gola; battuta liscia e fasce modanate

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela è allestita all’interno di una ampia serie iconografica sabauda che include principalmente opere risalenti al XVII secolo, benché esse rappresentino esponenti del casato a partire dall’età medievale. La maggior parte dei dipinti pervennero in questa sede a seguito del dono del castello di Racconigi al principe di Piemonte Umberto di Savoia da parte di suo padre, Vittorio Emanuele III, nel 1929. Il primo volle collocare in questa residenza, analogamente a quanto dispose per i suoi appartamenti in Palazzo Reale a Torino, le sue raccolte di iconografia sabauda e dinastica, con attenzione anche alle famiglie regnanti che, nei secoli, avevano stretto alleanza con Casa Savoia. Queste opere, collezionate a partire almeno dal 1919, pervennero a Racconigi per selezione dall’arredo di altre residenze sabaude dei territori ereditari o acquisite dopo l’unità d’Italia, oppure furono donate o ancora acquistate sul mercato antiquario, o da famiglie dell’aristocrazia piemontese e del territorio nazionale. L’allestimento della Galleria cosiddetta dei ritratti, collocata nel padiglione di levante con prosecuzione nell’attigua galleria dei cardinali, è attestato nell’inventario stilato da Noemi Gabrielli all’inizio del sesto decennio del Novecento. Sulla base di una indicazione presente sul retro della tela, redatta con grafia ottocentesca, nell’inventario dei beni del castello compilato da Noemi Gabrielli nel 1955, il personaggio rappresentato fu riconosciuto in Adila o Adelaide o Adelaide, consorte del conte di Savoia Amedeo I (1016-1051). Fu madre di due figli, Umberto, morto in giovane età, e Aimone, vescovo di Belley. Tuttavia, i caratteri dell’abbigliamento del personaggio femminile effigiato rispondo alla moda della metà-terzo quarto del XVI secolo. Benché si possa ipotizzare, sulla base dell’esistenza di cicli di ritratti delle consorti dei duchi di Savoia eseguiti all’inizio del XVII secolo, conservati parimenti, in parete, a Racconigi, che si possa trattare di un ritratto di fantasia e, pertanto, contestualizzato sulla base della moda del periodo storico in cui fu eseguito e non rispondente, invece, ai caratteri di una iconografia di età medievale, è difficile riconnettere l’opera alla serie nota, sia per l’assenza di stemmi e iscrizioni sulla parte anteriore della tela, sia per le stesse modalità di rappresentazione della figura femminile. L’effigiata ricorda, sia per i tratti del volto che per i caratteri dell’abbigliamento e dell’acconciatura la principessa Margherita di Valois, consorte del duca Emanuele Filiberto. Non pare dunque da escludere che si tratti di un ritratto della duchessa di Savoia o, in alternativa, di altra principessa di un ramo collaterale di Casa Savoia o, ancora, di una dama del suo seguito, dal momento che mancano attributi specifici allo status ducale o espliciti riferimenti di tipo dinastico. Si vedano, per un confronto, i ritratti delle dame e damigelle della corte di Carlo Emanuele I, ormai noti solamente attraverso fototipie conservate presso la Biblioteca Storia della già Provincia di Torino “Giuseppe Grosso” e soprattutto, anche per le caratteristiche della moda, la miniatura che mostra la duchessa Margherita insieme al consorte all’interno del Libro di Preghiere offerto alla principessa dal conte Cristoforo Duc nel 1559, collocato nella Biblioteca Reale di Torino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399542
  • NUMERO D'INVENTARIO R 5525
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 5525 (giallo) - capitale alto-basso, numeri romani - a penna - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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