Madonna con Bambino e San Giovannino

stampa stampa di traduzione, post 1800 - ante 1849

Soggetti sacri. Personaggi: Gesù Bambino; Madonna; San Giovannino. Abbigliamento. Oggetti: tenda; sedile scolpito. Personaggi: (sedile scolpito) San Michele che uccide il demonio; San Giorgio che uccide il drago. Paesaggi

  • OGGETTO stampa stampa di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ maniera nera
  • ATTRIBUZIONI Sanzio, Raffaello (1483/ 1520): inventore
    Fontana Francesco (1819/ 1883): disegnatore
    Pavon Ignazio (1790/ 1858): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del castello Valperga di Masino
  • LOCALIZZAZIONE Castello Valperga di Masino
  • INDIRIZZO via del Castello, 1, Caravino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'incisione è posta entro cornice rettangolare (72.5x58.5) dorata, modanata a gola con stretta fascia con decorazione ad ovuli in prossimità della battuta. La stampa rappresenta la Vergine in trono con il bambino che si rivolge a San Giovannino. Sullo sfondo un drappo aperto che lascia intravedere un brano di paesaggio di campagna. Interessante la decorazione del massiccio trono in pietra, con evidente intento allegorico, in quanto lateralmente il piano del sedile è sostenuto da due gambe che presentano nella decorazione di ciascuna, rispettivamente: un cherubino e da un lato San Giorgio che uccide il drago e dall'altra, San Michele ed il demonio. Nonostante l'iscrizione attesti che il disegno è tratto da un'opera di Raffaello nessun dipinto del catalogo dell'artista attualmente documentato è assimilabile all'immagine in esame: è quindi probabile che si tratti di un'opera di scuola nel XIX secolo attribuita al maestro, come è spesso accaduto. Il disegnatore, Francesco Fontana, è noto soprattutto come autore di riproduzioni da opere celebri, tra cui è ricordata nel 1824 una stampa da Raffaello, "La Madonna della seggiola" (E. Bénézit, Dictionnaire..., Parigi, 1999, v. 5, p. 553) L'incisore Ignazio Pavon, spesso associato come editore a Nicola de Antony e qui allo stampatore romano Nicola Bianchi, fu allievo di Raffaello Morghen di cui imitò lo stile, lavorando molto a Firenze e realizzando tavole tratte da opere dei principali maestri italiani del XVI e XVII secolo (P. Bellini, Manuale del conoscitore di stampe, Milano, 1998, pp. 141, 146, 160; E. Bénézit, Dictionaire, Parigi, 1999, v. 9, p. 370). Per quanto riguarda la dedica, si tenga presente che Antonio Statella dei Principi di Cassaro e Marchese di Spaccaforno, insignito del titolo nel 1794, fu per un lungo periodo inviato in Piemonte da parte del Regno delle Due Sicilie (Archivio Araldico Siciliano, Palermo, 1940, anno I, n. 1, p. 43). Dallo stemma, fregiato del collare con croce dell'ordine di Malta, si evince un ulteriore grado di distinzione dell'antica famiglia siciliana dei Cassaro che ricoprì cariche per il governo dell'isola all'inizio del XV secolo. (Famiglie nobili siciliane, Palermo, 1900, v. I, p. 196)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente morale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100048412
  • NUMERO D'INVENTARIO 1341
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1993
    2002
    2007
  • ISCRIZIONI in basso al centro - A Sua ecc. il Sig. D. Antonio Statella - corsivo -
  • STEMMI gentilizio (?) - Stemma - Cassaro - inquartato: nel 1° e 4° d'oro, al ferro di lancia d'argento al naturale, maricato dello stesso, uscente dalla punta; nel 2° e 3° di rosso, al castello merlato alla guelfa di tre pezzi d'oro, aperto nel campo, movente dalla punta
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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