ritratto di Ambrogio Caccia

scultura, post 1850 - ante 1899

Collocato sul lato est. Medaglione ottagonale in cui è inscritta la cornice circolare con l'iscrizione. Al centro è posto il personaggio, raffigurato di profilo e rivolto verso destra. La scultura è caratterizzata da un modellato secco e da minuziosi particolari somatici e dettagli dell'abbigliamento in cui sono riposti gli elementi essenziali della connotazion esociale

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco di Carrara/ intaglio/ scultura
  • MISURE Altezza: 73
  • ATTRIBUZIONI Argenti Giuseppe (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale Maggiore della Carità, USL 51
  • INDIRIZZO Corso Mazzini, 18, Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il medaglione fa parte della serie dei ritratti di benefattori collocati al piano terra che in base alla delibera del 18 maggio 1848, sostituiscono quelli anteriori eseguiti ad olio su tela, più delicati e soggetti a danneggiamenti. Potrebbe essere attribuito allo scultore Giuseppe Argenti, in base ai confronti con i profili di novaresi illustri che decorano l'architrave dei portici dei Mercanti a Novara in Corso Rosselli e con la medaglia raffigurante Cristina Parvopassu ed il monumento funebre al sacerdote Filippo Albera in questo stesso ospedale o ancora con i busti di Giuseppe Galvagna, A. Feruta, il vescovo Melano e la contessa Solaro Clerici, tutte opere certe dello scultore citato. Si rileva lo stesso modellato incisivo e chiaroscuro, le linee prominenti del profilo ed altri caratteri generici che tornano nel volto del mendicante raffigurato nel monumento funebre indicato (si vedano i riccioli dei capelli e della barba e l'espressione serena e dignitosa). Il rilievo, già previsto nel progetto iniziale della decorazione riferibile allo stesso Argenti, indica non solo una ricca donazione (il vescovo legò con instrumento del 9 gennaio 1606 all'Ospedale un reddito di £. 6000: G. B. Morandi - S. Ferrara, L'Ospedale Maggiore della Carità di Novara. Memorie storiche, Novara 1907,p. 93), ma anche un atappa fondamentale nella storia dell'Ente. Fu proprio il vescovo Caccia - titolare della Curia di Castro - ad essere invitato a porre la prima pietra della chiesa dell'Ospedale, erett acanonicamente in parrocchia nel 1603 (la data indicata sul medaglione non si riferisce probabilmente alla morte, ma alla rogazione dell'atto). Il vescovo declinò però l'incarico e la cerimonnia venne svolta da un canonico preposto della Cattedrale. Il rilievo è collocato di certo prima del 1865, quando il cronista de "La Verità" indica la presenza di otto medaglioni, oltre ai busti, tra cui quella raffigurante quella del vescovo Caccia presso il cancello d'ingresso (escludendo quelle affidate al Rondoni nel 1882). La presenza di tutte queste opere affidate all'Argenti conferma il permanere a Novara dell'orientamento - tradotto negli schemi accademici della produzione bartoliniana (presente a Milano nel 1836) a cui l'Argenti si riferisce ed a cui la classe dirigente si sente legata - neoclassico anche oltre la metà del secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033523
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI Sulla cornice - CACCIA VESCOVO AMBROGIO/ MORTO NEL 1606 - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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