L’immobile è inserito a settentrione nella Borgata del Villaretto, che si estende nella campagna a nord di Torino, oltre la tangenziale della città. La cascina che presenta un impianto ad L, si eleva con due piani oltre il livello di terra ed è composta di tre corpi di fabbrica. Il civile, interessato da otto assi verticali di finestre, presenta il prospetto principale ricolto a mezzodì su un aia rettangolare in parte coltivata. La facciata percorsa orizzontalmente da un lungo ballatoio in calcestruzzo per tutta la sua lunghezza. Il fabbricato orientato con asse est-ovest, si sviluppa una scala interna e due rampe in muratura di mattoni e pietra che da accesso agli ambienti del piano superiore i cui vani sono realizzati sopra le vele impostate su arconi trasversali al piano terreno. La pavimentazione delle linde camere, è costituita da mattonelle di ceramica messe in opera da circa sette anni. Una cantina con volta a botte si apre sotto il p.t. Lo stabile è concluso in altezza dalla copertura del tetto in coppi impostato a doppio spiovente su ossatura lignea. Ortogonalmente al civile prospicente la strada comunale del Villaretto, si sviluppa la fabbrica rustica costituita in parte della tetto che sovrasta l’ingresso all’immobile e da una zona oggi ridotta a civile abitazione priva però, di interesse architettonico, che riprende il tema costruttivo della fabbrica principale. Sopra l’ampio e semplice portale carraio, arcuato a tutto sesti, si adagia la copertura del tetto realizzato in coppi su capriate lignee