Sacra Famiglia (dipinto), Manetti Rutilio (1620-1640)

dipinto, 1620-1640

L'opera raffigura la Sacra Famiglia: il Bambino dorme nudo, adagiato sulle ginocchia della Madre, con San Giuseppe che gli tiene una manina; fondo scuro.

  • FONTE DEI DATI Regione Emilia-Romagna
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 96
    Larghezza: 123
  • ATTRIBUZIONI Manetti Rutilio (1571 -1639)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca Comunale di Faenza - Faenza
  • LOCALIZZAZIONE Pinacoteca Comunale di Faenza - Faenza
  • INDIRIZZO Via S. Maria dell'Angelo, 9
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Argnani attribuì nel 1881 l'opera al Ribera. L'attribuzione al Manetti, dovuta a comunicazione verbale di Roberto Longhi, riferita da Corbara (schede Soprintendenza 1951), è ripresa da Archi (1957). Come ha scritto Marco Ciampolini nella scheda dell’opera prestata alla mostra “Caravaggio e l’Europa” tenuta a Palazzo Reale di Milano nel 2005, in questo quadro «vengono esaminate realtà e incidenza della luce, una luce che nel dipinto non solo discopre il vero, ma definisce soprattutto i volumi della Madonna e del Bambino, due figure statuarie ma di evidente aspetto campestre». Il «San Giuseppe è un vecchio nel quale i segni del tempo hanno lasciato una traccia impietosa: e sarà stata questa ostentazione del vero a suggerire la vecchia attribuzione a Ribera». Si tratta di una composizione, continua la scheda di Marco Ciampolini, «chiara ed equilibrata» con «i possenti personaggi torniti come statue da una precisa fonte luminosa, tipici delle opere manettiane dei tardi anni venti». «Sono gli anni in cui il maestro – conclude la scheda di Marco Ciampolini – dopo le simpatie per le strutturate forme dei classicisti, in particolare del Guercino, e gli approfondimenti sul luminismo contrastato e di fonte artificiale di Gherardo delle Notti, si volge con più scrupolo allo scandaglio caravaggista del reale». Un altro studioso di Rutilio Manetti, Alessandro Bagnoli ha accostato quest’opera ad altra opera dell’artista datata 1628 «per il lume chiaro che evidenzia le forme, in particolare quelle del Gesù immaginato come un grasso e sgraziato ragazzo addormentatosi sulle ginocchia della madre».
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • ENTE SCHEDATORE CRC srl Bologna
  • PUBLISHER Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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