Ritratto di Carlo X Re di Svezia (1622-1660)

dipinto, 1622-1660

Ci troviamo di fronte ad un esempio di ritratto ufficiale. Si tratta del re di Svezia, Carlo X, vissuto dal 1622 al 1660, dipinto in piedi con una mano sul fianco sullo sfondo di una tenda rossa parzialmente tirata. Il pittore, un fiammingo che ottenne notevole fama lavorando presso le corti europee, ci fornisce un ritratto molto preciso del personaggio anche attraverso i dettagli dell’abito, molto elaborato. Interessante notare le precisione del pittore nel descrivere i preziosi dettagli del vestito, la qualità delle stoffe. Da notare il colore scuro del corpetto di pizzo su cui risaltano le ampie maniche bianche fermate da lacci di seta nera e il largo collo riccamente lavorato della camicia. L’abito così ampio e anche i lunghi e ricci capelli portati secondo la moda del tempo, aiutano il pittore a dare un’immagine del personaggio imponente, nobile e “alla moda”.

  • FONTE DEI DATI Regione Emilia-Romagna
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 148
    Larghezza: 114
  • ATTRIBUZIONI Sustermans Justus (1597 -1681)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca Comunale di Faenza - Faenza
  • LOCALIZZAZIONE Pinacoteca Comunale di Faenza - Faenza
  • INDIRIZZO Via S. Maria dell'Angelo, 9
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera fu acquisita nel 1884 da Leonida Caldesi. Si ignora come sia arrivata a Faenza, si sa solo che il Caldesi si era dato al commercio di antiquariato per cui si ritiene che il dipinto sia stato da lui acquistato e poi rivenduto alla Pinacoteca. Il ritratto, di notevoli dimensioni, venne inizialmente attribuito al Murillo il cui nome fu ben presto sostituito da quello di Sustermans, trovando concorde tutta la letteratura critica. Sustermans giunse in Italia nel 1620, si fermò a Firenze dove divenne ritrattista ufficiale dei Medici grazie alla sua capacità di far convergere nelle sue opere due aspetti importanti per la corte fiorentina: ritrattistica aulica, con dettagli che denotano il rango dei personaggi rappresentati, unita ad una forte carica realistica, il tutto ereditato dal suo apprendistato fiammingo. L’ambiente fiorentino influenza ovviamente la sua pittura soprattutto dal punto di vista cromatico. La notorietà che Sustermans acquista a Firenze è dimostrata anche dalla sua permanenza presso le corti dell’Italia Settentrionale, dove l’artista vide e si lasciò influenzare da diversi capolavori di artisti come Van Dyck, Rubens e Velazquez, dando vita ad uno stile dalla pennellata larga e densa.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • ENTE SCHEDATORE CRC srl Bologna
  • PUBLISHER Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0