San Vito (dipinto), Maestro di S. Pier Damiano (1400-1449)

dipinto, 1400-1449

Il santo è raffigurato di tre quarti con stendardo crociato nella sinistra e palma nella destra.

  • FONTE DEI DATI Regione Emilia-Romagna
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 30.6
    Larghezza: 18.5
  • ATTRIBUZIONI Maestro di S. Pier Damiano (notizie-dal-1440-al-1460)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca Comunale di Faenza - Faenza
  • LOCALIZZAZIONE Pinacoteca Comunale di Faenza - Faenza
  • INDIRIZZO Via S. Maria dell'Angelo, 9
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è entrata a fare parte della Pinacoteca a seguito delle soppressioni napoleoniche con un'altra tavola simile che raffigura San Giovanni Battista. Ambedue furono attribuite da Argnani ad Ottaviano nel 1881 e poi a Bitino da Faenza da una lunga tradizione critica. Recentemente Anna Tambini ha riconosciuto le due tavole come parti di un polittico smembrato attribuendole al Maestro di San Pier Damiano, nome convenzionale dato ad un pittore attivo a Faenza, il cui catalogo è stato ricostruito dalla stessa studiosa, autore che opera nei primi decenni del Quattrocento con uno stile definito tardogotico. In questa tavoletta è raffigurato un santo, tradizionalmente ritenuto San Vito Martire, ma sembra che più verosimilmente dovrebbe corrispondere all’immagine di San Terenzio. E’ infatti raffigurato un giovane santo dalla folta chioma, in vesti di soldato, che nella mano sinistra regge la palma del martirio e nella destra un’insegna crociata. Tale insegna può essere accostata a San Terenzio, da tempo indicato come santo protettore di Faenza. Già gli statuti del 1414 lo ricordavano tra i santi patroni insieme a San Pietro, San Paolo e Sant’Apollinare. Nell'altra tavoletta è raffigurato San Giovanni Battista, riconoscibile dai suoi attributi tradizionali cioè il mantello in pelo di cammello e il cartiglio con la scritta “ecce agnus dei ecce qui tollis peccata mundi”. Le due tavolette provengono dal polittico che il Maestro di San Pier Damiano eseguì negli anni venti del Quattrocento, per la Chiesa di Santa Maria foris portam. Per le loro ridotte dimensioni esse dovevano essere collocate nella parte superiore della pala, svolgendo le funzioni di cuspidi. Le cuspidi erano posizionate al di sopra di cinque immagini. Al centro c’era la Madonna col Bambino, ora al museo diocesano, alla destra San pier Damiano ora al MAR di Ravenna, alla sinistra San Benedetto, opera perduta, e agli estremi San Pietro e San Paolo entrambi al museo diocesano. Nei due Santi della Pinacoteca si ritrova la forte componente espressiva che caratterizza tutta la pittura del Maestro di San Pier Damiano. Il motivo a fiori, realizzato a punzone nell’aureola di San Giovanni Battista, compare anche nei dipinti che occupavano la parte principale del polittico di Santa Maria foris portam.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • ENTE SCHEDATORE CRC srl Bologna
  • PUBLISHER Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Maestro di S. Pier Damiano (notizie-dal-1440-al-1460)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1400-1449