lapide - Maurizio Padoa
lapide,
1945-1946
Lapide semplice a muro inserita nel muro di cinta sud ovest, su basamento con lastra rettangolare applicata con bordo a bassorilievo scanalato e timpano in sommità con fascia inferiore con ovuli incisi. Decorazione: bassorilievo con sole alato nel timpano; bassorilievo a motivo floreale al centro.
- FONTE DEI DATI Regione Emilia-Romagna
- OGGETTO lapide
- DEDICAZIONE Maurizio Padoa
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MATERIA E TECNICA
pietra calcarea/ scultura
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MISURE
Altezza: 162 cm
Misure varie: sporgente rispetto al muro di circa 14 cm cm
Larghezza: 85 cm
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ISCRIZIONE
MAURIZIO PADOA / DOCENTE UNIVERSITARIO / SCIENZIATO E PENSATORE / A TE CHE ALLE OPERE ALTE DEL PENSIERO / AGLI AFFETTI ED ALLA CASA / FOSTI / STRAPPATO DALLA MANO CRUENTA / DEI TIRANNI / SIA PACE IL RICORDO NOSTRO IMPERITURO / SICCOME FIORE / DI UNA ETERNA PRIMAVERA / A TE CHE SOTTO ATROCE CRUDA TERRA / IGNOTO RIPOSI / TI PARLI ETERNO QUI L'AMORE / DI CHI TI VIDE ANTESIGNANO / DI UNA UMANITA' MIGLIORE / LA MOGLIE ED IL NIPOTE / CHE LO EBBE CARO PIU' DI UN PADRE / A PERENNE RICORDO QUI POSERO / 8.5.1881 - 21.3.1945
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Cimitero Ebraico - Bologna
- LOCALIZZAZIONE Cimitero Ebraico - Bologna
- INDIRIZZO via della Certosa, 18
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Leone Maurizio Padoa, figlio di Felice e di Ginevra Vivanti, nacque a Bologna nel 1881. Laureatosi in chimica presso l'Università di Bologna, fu assistente di Giacomo Ciamician a partire dal 1905. Nel 1920 ottenne la cattedra di chimica prima presso l'Università di Messina, poi presso quella di Cagliari. Nel 1921 venne nominato professore ordinario presso l'Università di Parma e infine, nel 1924, assunse la cattedra di chimica industriale presso l'Ateneo bolognese. Nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto deglin intellettuali antifacisti promosso da Benedetto Croce. Nel 1931, per salvare la propria cattedra, dovette prestare giuramento al regime. Venne dispensato dall'insegnamento universitario nel 1938, con l'entrata a vigore delle leggi razziali. Dopo aver tentato inutilmente di essere reintegrato presso l'Università si ritirò a vita privata. Venne arrestato nel marzo 1944 dai nazisti a Bologna e venne deportato nel campo di concentramento di Auschwitz, dove venne ucciso. Il sole alato presente nel timpano della sua lapide è un simbolo legato alla cultura artistica funeraria del tempo e non è espressione esclusiva della legge ebraica.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- PUBLISHER Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
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CREATOR
MEB - Museo Ebraico di Bologna - Bologna
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0