Zuccherificio e distilleria Gulinelli (Ferrara)

1899 - 1945
  • FONTE DEI DATI Regione Emilia-Romagna
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel settembre del 1898, contemporaneamente ai lavori di realizzazione dello zuccherificio Schiaffino e Roncallo, iniziarono quelli per la costruzione dello stabilimento di proprietà del conte Luigi Gulinelli. Il cantiere, diretto dal progettista dell’impianto Pier Alfonso Barbè e da Sesto Boari, si concluse nell’agosto del 1899 e l’inaugurazione avvenne tre giorni dopo quella dello Schiaffino. Lo stabilimento, un edificio a tre piani con annessa palazzina degli uffici ed abitazione del direttore, fu il primo ad adottare l’impianto Steffen per la lavorazione delle melasse. I macchinari, provenienti dalla Germania e dal Belgio, lavoravano ogni giorno migliaia di quintali di barbabietole, stivate in tre grandi silos. Una rete di binari assicurava il trasporto interno su vagoni. La fabbrica traeva energia da cinque caldaie, tre per il riscaldamento a vapore e due per il funzionamento dei macchinari, mentre l’acqua veniva attinta direttamente dal fiume Po. L’impianto elettrico a dinamo assicurava la continuità del lavoro giorno e notte. La durata della campagna saccarifera era di circa cento giorni, mentre un periodo di tempo doppio era previsto per la pulitura e la manutenzione delle macchine. Direttore degli impianti era Robert Kobbert, affiancato da Pier Alfonso Barbé e da Sesto Boari. Nel 1901, dopo la morte di Luigi Gulinelli, la presidenza della fabbrica passò al figlio Olao, ma fu ancora per iniziativa di Barbé che essa venne dotata di impianti a vapore per la distillazione dello spirito ricavato dagli scarti della produzione saccarifera. Costituitasi nel 1905, la nuova società anonima prese il nome di Zuccherificio e Distilleria Alcools Gulinelli ed entrò nella Società Distillerie Italiane, che raccoglieva tutte le industrie del settore, nel settembre dello stesso anno. Nel marzo del 1906, venne inaugurato un nuovo reparto per la produzione di etere solforico, destinato principalmente all’illuminazione e alla lavorazione della seta artificiale. Alcuni passaggi societari anticiparono la cessione dell’impianto all’Eridania Zuccherifici Nazionali, avvenuto nel 1930, prima con il nome di Società Anonima Zuccherifici Nazionali, poi con la stessa ragione sociale della grande industria ligure che ereditò una situazione produttiva assai difficile, conclusasi definitivamente durante il secondo conflitto mondiale con la distruzione dello stabilimento.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • ENTE SCHEDATORE Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • PUBLISHER Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0