Macello (Vignola)

1910 - 2006
  • FONTE DEI DATI Regione Emilia-Romagna
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1910, l'ingegnere bolognese Dino Zucchini ultimava il progetto di un nuovo macello comunale, situato nelle vicinanze del castello, in sostituzione di quello esistente, ormai inutilizzabile, originariamente costruito sul muro di sostegno della scarpata stradale di Ponte Muratori. Completato nel corso dello stesso anno, l’impianto era costituito da un fabbricato centrale e due edifici laterali che insieme descrivevano una corte interna, aperta sulla strada. Dopo alcuni decenni di attività, nel 1937, il macello venne sottoposto ad alcuni interventi di manutenzione salvo subire, durante il secondo conflitto bellico, notevoli danni. Ad essere colpiti, in particolare, furono il fabbricato destinato alla macellazione dei suini, il fabbricato centrale e la corte interna. Per questa ragione, nel dopoguerra, Enrico Balugani, dirigente del Servizio Lavori Pubblici del Comune di Vignola, intervenne sui fabbricati, riprendendo l'originario progetto di Zucchini e ricostruendo le volumetrie distrutte. Nel 1951, a causa delle mutate esigenze produttive e del notevole incremento demografico, l’impianto venne ampliato con la costruzione di un locale ad uso tripperia per i bovini, localizzato tra il fabbricato centrale, di dimensioni minori, e il fabbricato destinato a mattatoio, di dimensioni maggiori. Altri lavori di adeguamento degli impianti di depurazione e refrigerazione furono eseguiti tra il 1971 e il 1977, mentre nel 1983 venne realizzata una vasca di trattamento del sangue, per evitare che lo scarico del macello alterasse il ciclo dell'impianto di depurazione. Altri interventi di manutenzione hanno consentito lo svolgersi delle attività sino al 2006, anno della definitiva chiusura dell'impianto. Gli edifici possiedono ancora le caratteristiche costruttive originarie e alcune interessanti soluzioni formali ottenute attraverso l'uso ricorrente di inserti in laterizio a vista: intorno alle aperture a sesto ribassato, sotto le linee di gronda e lungo i fronti. Il macello è stato dichiarato di interesse culturale nel 2007 e, nel 2014, destinato a diventare sede dell'ecomuseo della ciliegia e centro servizi di un parco agricolo. Rimasto inutilizzato, nel 2017 è stato inserito nel progetto “VALORE PAESE Cammini e Percorsi” dell’Agenzia del Demanio, che punta alla riqualificazione e al riuso di immobili pubblici abbandonati situati lungo i cammini storico-religiosi e i percorsi ciclo pedonali che attraversano l’Italia, per favorire il turismo lento e la scoperta di territori e destinazioni minori. Obbiettivo è ridare nuova vita agli edifici utilizzandoli come contenitori di servizi, tramite piccoli ostelli, punti di ristoro, assistenza e relax, luoghi per la ricettività, botteghe artigianali e di svago, che rispecchino le esperienze autentiche e radicate del territorio di appartenenza. Nell’ambito di questo progetto il Comune di Vignola ha bandito nel 2017 una gara per la concessione d’uso gratuito dell’ex Macello, i cui usi ammessi dovranno essere compatibili con le attività e servizi di supporto al camminatore, pellegrino o ciclista che percorra il tracciato della ciclopista Sole.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • ENTE SCHEDATORE Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • PUBLISHER Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0