Mulino del Maglio (Sassuolo)

1558 - 1977
  • FONTE DEI DATI Regione Emilia-Romagna
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Aperto alla fine dell'Ottocento lungo la strada che conduceva alla montagna, il piazzale Porrino si trovava all'ingresso del nucleo storico del paese. Vi si affacciavano l'antico portale di accesso al parco Vistarino, il complesso di Sant’Anna e il mulino del Maglio. Sul lato orientale, avevano trovato sede il filatoio, la caserma e la ceramica Rubbiani, poi Marca Corona, ora sede di alcuni edifici residenziali. Risalente nel suo nucleo originario al 1558, il complesso del mulino del Maglio, venne costruito lungo il corso del Canale di Modena, realizzato in epoca ducale. L’impianto molitorio, originariamente denominato Battirame, dismesso negli anni settanta del Novecento, è stato restaurato alla fine degli anni novanta rispettando la divisione delle aree interne, destinate alla macinazione, e di quelle esterne, occupate dai canali d’acqua da cui l’opificio traeva energia. L’operazione affrontata dal progetto di recupero, a cura dell'architetto Guido Canali, è stata quella di ricomporre l’originario ciclo idrico la cui energia derivava dalle diverse canalizzazioni e dalle variazioni di quota; bonificato il sistema e ricostruito il condotto di deviazione, il restauro delle macine in pietra e delle sottostanti pale in legno, nel nucleo originario del mulino, ha trasformato gli spazi un tempo destinati alla macinazione, in un ‘Museo delle antiche macine del grano’. Le due antiche docce in rovere, in uso nel mulino, provvedono all'alimentazione della vasca d’acqua all’interno dell’edificio. Il grande invaso sulla vasca è stato utilizzato, ai diversi livelli, da elemento distributivo. La parte restante del complesso, è stata destinata a residenza privata del proprietario.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • ENTE SCHEDATORE Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • PUBLISHER Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0