Mercato bestiame (Modena)
1951 - 2001
- FONTE DEI DATI Regione Emilia-Romagna
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il mercato bestiame fu costruito tra il 1947 e il 1951, a seguito della dismissione del vecchio mercato. Era, originariamente, costituito dalla palazzina uffici contrattazioni e dagli stallini; all’interno della struttura vi erano le pensiline degli stalli e i binari dei carri bestiame che si collegavano alla stazione. Il complesso che raddoppiava l’estensione del precedente mercato bestiame, si segnalava per il rigore razionalista della palazzina uffici. Le pensiline per gli animali e la torre piezometrica in cemento armato, in seguito demolite, completavano lo stabilimento. La struttura, dopo aver raggiunto la massima espansione nel 1962 subì, nel corso del tempo, alterazioni dovute ad adeguamenti funzionali, come l'inserimento del mercato ortofrutticolo nella zona delle stalle, avviandosi ad un lento declino, fino alla chiusura definitiva, avvenuta nel 2001. Il mercato venne progettato dall’Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Modena, con la direzione dell’allora assessore Alberto Mario Pucci, autore del Piano di Ricostruzione del 1947 e del Piano Regolatore del 1958, oltre che del Mercato bestiame, della Stazione delle autolinee e della Centrale del latte. Il complesso è stato inserito nel 1999 in un programma di riqualificazione urbana che prevedeva la realizzazione di un insediamento residenziale e terziario, approvato nel 2004. La palazzina Pucci, sottoposta a tutela nel 2005 e dichiarata di interesse culturale nel 2007, al termine di un intervento di recupero completato nel 2008, è diventata sede di attività culturali. Nello spazio in origine destinato alla ristorazione è stata realizzata una sala conferenze, nella parte centrale, costituita da una sala destinata alle contrattazioni, trova posto la biblioteca del quartiere Crocetta mentre, al piano terra e al primo piano, si trovano nuovi uffici al posto degli originari servizi amministrativi del mercato.
- TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
- ENTE SCHEDATORE Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
- PUBLISHER Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0