Manifattura tabacchi (Modena)

1835 - 2002
  • FONTE DEI DATI Regione Emilia-Romagna
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La Manifattura Tabacchi, situata nell'addizione erculea della città murata, venne costruita nell'area dell'antico Convento di Santa Maria Maddalena, fondato nei primi anni del XVII secolo dopo il trasferimento in questo luogo delle monache convertite. Acquisita la denominazione di Convento di San Marco, dopo la soppressione nel 1783 dell'omonimo monastero ed il trasferimento delle monache in Contrada Sant'Orsola, il Convento di Santa Maria Maddalena venne soppresso nel 1789. Alcuni ambienti del convento vennero utilizzati come deposito di paglia fino al 1804, quando il complesso venne definitivamente destinato a ‘Raffineria dei Nitri’. Nel 1821, l'adiacente Convento di Sant'Orsola venne in parte destinato a Caserma di Cavalleria e, negli stessi anni, nella parte settentrionale della Contrada della Pilotta, venne realizzata una lunga manica destinata alle scuderie. Il trasferimento in Contrada Sant'Orsola della ‘Regia Fabbrica di Tabacchi’, che aveva avuto sede dalla seconda metà del Settecento nella vicina Contrada Stimmate, avvenne nel 1850, dopo la radicale trasformazione del Convento di San Marco per adattare il complesso alle nuove esigenze produttive. L'intervento, databile tra il 1830 e il 1850, è da attribuirsi a Francesco Vandelli, architetto ducale al servizio di Francesco IV d'Este, al quale si deve la progettazione di alcuni dei più rappresentativi edifici modenesi della Restaurazione quali il Foro Boario, la Cappella Mortuaria Estense, il Palazzo Ducale e il Teatro Comunale. Nel 1893, l'esigenza di aumentare la produzione ed assumere nuove maestranze, prevalentemente femminili, portò alla redazione di un progetto di ampliamento della Manifattura. Tale progetto venne tuttavia abbandonato in seguito alla morte del conte Giovanni Abbati Marescotti, proprietario dei terreni confinanti con la Manifattura Tabacchi. L'acquisizione di questi terreni, avvenuta nel 1895, consentì la stesura di un nuovo progetto di ampliamento dell'opificio, redatto nel 1898 dall'ingegnere della Manifattura, Emanuele Aliprandi, e ultimato nel 1902. Un ulteriore ampliamento del complesso, destinato a magazzino dei tabacchi greggi, venne infine realizzato a partire dal 1937, su progetto di Giorgio Morselli. L'attuale complesso della Manifattura Tabacchi presenta una configurazione relativamente omogenea, pur essendo esito di tre successivi interventi riconducibili ad epoche storiche distinte. La fabbrica, dismessa nel 2002 e dichiarata di interesse culturale nel 2007, è stata ceduta a Fintecna la quale ha commissionato un progetto di riqualificazione e riconversione agli architetti Paolo Portoghesi e Tiziano Lugli. Alcuni fabbricati sono stati demoliti mentre gli edifici progettati da Vandelli, Aliprandi e Morselli sono stati conservati. La volontà è stata quella di mantenere il carattere materico e volumetrico degli edifici, rispettandone il disegno e le caratteristiche. Oltre alla ridestinazione degli spazi interni, sono stati resi fruibili alla frequentazione pubblica ampi spazi ed una rete di percorsi pedonali che si snoda tra i palazzi e converge nel cuore del sito, la Piazzetta delle Paltadore, ove svetta l'alta ciminiera. Via della Manifattura Tabacchi, l’originale percorso che, costeggiando una delle maniche dell’edificio, congiunge viale Monte Kosica a via Sgarzeria, ha aperto la manifattura da entrambi i lati consentendo un più agevole collegamento tra la stazione e il centro storico. Dal 2019 la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Cassa Depositi e Prestiti (CDP), ora proprietaria del complesso immobiliare, insieme al Comune di Modena, hanno dato avvio ad un nuovo intervento edilizio che prevede la completa rigenerazione dell’ex Manifattura Tabacchi, con un insieme di soluzioni improntate alla sostenibilità, con l’obiettivo di rifunzionalizzare l’edificio principale con moderne dotazioni di servizi per la residenzialità e la realizzazione di una piastra commerciale.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • ENTE SCHEDATORE Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • PUBLISHER Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0