Sito romano di Vicus Popilius / Riccione ?

220 a.C. post-476 d.C. ca.

L'area dell’odierna Riccione è sede di insediamenti sin dalla remota antichità. Testimonianze archeologiche e paleontologiche mostrano che il Riccionese è stato intensamente frequentato a partire dal Paleolitico e nelle successive età dei Metalli, con particolare intensità durante la fase del Bronzo. L'interesse dei Romani si accentra nella zona con la fondazione di Rimini. Di qui in poi il territorio appare contrassegnato da un fitto popolamento sparso corrispondente a fattorie agricole e piccoli agglomerati minori. Un nucleo abitato di una certa consistenza ebbe invece origine nella zona ove, in epoca altomedievale, fu fondata la pieve di S. Lorenzo in Strada, il cui nome testimonia il legame del sito col passaggio della via Flaminia.

  • FONTE DEI DATI Regione Emilia-Romagna
  • OGGETTO sito non identificato
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel punto in cui troverà posto la chiesa, la strada effettua infatti una curva improvvisa, che si è ritenuto di dover spiegare con la necessità di un ottimale attraversamento del vicino fiume Marano o con l’esistenza di un edificio di culto romano, poi sostituito in età cristiana dalla pieve. Le fonti e la tradizione locale collocano in questa zona un Vicus Popilius, che potrebbe in effetti corrispondere al borgo romano. Testimoniano la continuità di vita del vicus romano, dall'epoca repubblicana al medioevo, diversi ritrovamenti archeologici effettuati nel tempo - in particolare in occasione della costruzione della nuova sede della farmacia comunale -, fra cui alcuni interessanti rivestimenti architettonici figurati in terracotta (ora al Museo di Rimini), che potrebbero in effetti riferirsi alla decorazione di un edificio sacro, resti di edifici con pavimenti in mosaico e in cotto, e la presenza di numerose tombe riferibili alla necropoli (III sec. a.C.-IV sec. d.C.) che si dipanava ai margini della via Flaminia da S. Lorenzo in direzione nord. Inoltre, sono state rinvenute strutture murarie relative a una cisterna per l'acqua di epoca imperiale trasformata in calcara nel periodo tardo-romano o bizantino quando cadde in disuso la necropoli.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Siti archeologici
  • ENTE SCHEDATORE Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • PUBLISHER Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0