Sito romano di Forum Novum

187 a.C. post-476 d.C. ca.

Un'iscrizione parmense della fine del I sec. d.C. che doveva accompagnare una statua onoraria ricorda un influente personaggio, patrono di Parma stessa e di due municipi chiamati rispettivamente Forum Novanorum e Forum Druentinorum, di cui si è discussa a lungo l’ubicazione. Se per la localizzazione del secondo si oscilla fra il centro di Terenzo nella Val di Taro e Bertinoro sull'Appennino forlivese, sulla base della toponomastica e dei dati archeologici con Forum Novarum si tende per lo più a far coincidere invece l’attuale centro di Fornovo, alla confluenza fra il Ceno e il Taro, lungo la strada che sfruttando il valico appenninico metteva in collegamento Parma con Luni. In questo punto così importante per le comunicazioni fra la Pianura padana e l'Oltreappennino era sorto un centro con funzioni di mercato e di luogo di incontro per le popolazioni delle valli e per quelle dell'alta pianura, formatosi anche in relazione ad un santuario oracolare, testimoniato da alcune sortes bronzee trovate nell'Ottocento sotto il sagrato della pieve romanica, naturale prosecuzione in forme cristiane di quell'antico culto.

  • FONTE DEI DATI Regione Emilia-Romagna
  • OGGETTO sito non identificato
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non mancano altre testimonianze dell’antichità di Fornovo come elementi dell'instrumentum domesticum e un frammento di stele funeraria a pseudoedicola, in pietra d'Istria, murato fino al secolo scorso nella pieve. Davanti ad essa sono stati anche scoperti resti di costruzioni di età romana. In tale contesto si colloca inoltre il ritrovamento, ai piedi del pendio che porta alla chiesa, della più piccola delle repliche conosciute della celebre statua dell’Afrodite accovacciata, opera dell’artista nativo della Bitinia Doidalsas. Nonostante la scultura sia acefala e mutila in alcune parti del corpo, il pezzo è stato attribuito ai primi decenni del II sec. d.C. e ritenuto opera di officine extra-regionali. Il suo reperimento lungo l'antico tracciato che attraverso le valli del Magra e del Taro conduceva alla Lunigiana, sembrerebbe confermare questa come una tra le principali direttrici di penetrazione di prodotti entro il bacino padano. Il passaggio della strada consolare alla volta del porto di Luni ha sicuramente condizionato le dinamiche del popolamento antico. La via risultava infatti fiancheggiata da una serie di insediamenti, fra i quali si distinguono quello di Riccò, ove materiali e resti architettonici documentano la presenza di un nucleo insediativo di una certa consistenza e pregio, o come il complesso di Roncolungo di Sivizzano che, con le sue fornaci annesse ad un ampio capannone sostenuto da pilastri, manifesta una vocazione essenzialmente produttiva giustificata dalla vicinanza con la strada e con il centro di mercato di Forum Novum. In quest’ultimo sito si estendevano con ogni probabilità le proprietà fondiarie dell’importante famiglia parmense dei Cassii - da un timbro in terracotta con l'iscrizione TVRPIO C(ai) CASSI (servus), recuperato sul fondo della vasca di decantazione delle argille -, alla quale forse apparteneva l’ignoto patrono del municipio di Forum Novum.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Siti archeologici
  • ENTE SCHEDATORE Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • PUBLISHER Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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