Sito romano di Forum Gallorum

183 a.C. ca.-599 ca.

Le fonti letterarie antiche menzionano esplicitamente l’esistenza di un antico centro abitato nei pressi della via Emilia fra Bologna e Modena, chiamato Forum Gallorum, in relazione ai fatti del 43 a.C. che videro lo scontro fra Antonio e Decimo Bruto (Guerra di Modena). La denominazione di forum rimanda ai centri sorti per aggregazione spontanea lungo le grandi vie di comunicazione, mentre Gallorum è un chiaro riferimento all'origine celtica del villaggio, che doveva essere posto in un punto in cui la strada correva sopraelevata fra terreni paludosi e boschi. Nonostante il convergere delle attestazioni letterarie su tale nome, non è del tutto chiara l’effettiva ubicazione del sito che distava, secondo alcune fonti, sessanta stadi da Modena, mentre la Tabula Peutingeriana lo indica lungo la via Emilia a 8 miglia da Modena e 17 da Bologna. Anche se i dati disponibili non risultano sufficientemente chiari per posizionare con assoluta certezza il Forum Gallorum delle fonti, numerose attestazioni rimandano alla romanizzazione del territorio, ricadente nella circoscrizione amministrativa di Mutina, e all'assetto stradale, imperniato sul grande asse consolare. Ad una sua risistemazione nel corso del IV sec. d.C. si riferisce il cippo miliario con dedica agli imperatori Valentiniano I e Valente rinvenuto in località Noce.

  • FONTE DEI DATI Regione Emilia-Romagna
  • OGGETTO sito non identificato
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli autori moderni sono concordi nel porlo nell'attuale territorio di Castelfranco Emilia e più precisamente in località “Prato dei Monti”, una zona caratterizzata da consistenti resti archeologici tra Castelfranco e Piumazzo. E’ possibile poi che con il trascorrere del tempo l'abitato abbia subìto una sempre maggiore attrazione verso la via Emilia ed abbia finito per gravitarvi direttamente. Resti di agglomerati rurali inseriti nel tessuto centuriale, conservato soprattutto ma nord della via Emilia, descrivono una trama insediativa caratterizzata in prevalenza da fattorie e da ville urbanorustiche, già attive a partire dall’età repubblicana e rimaste in uso sino ad epoca tardo-antica (IV-VI sec. d.C.). Sono inoltre documentate alcune epigrafi sepolcrali di diverso ambito cronologico che attestano la presenza di ricche sepolture dislocate sul territorio. Queste appaiono del massimo interesse perché contribuiscono a definire con maggiore chiarezza i limiti confinari fra il distretto mutinense e quello bononiense. L’iscrizione di Lucius Graecinius Rufus dal fondo Quattrina riporta la tribù del defunto che è la modenese Pollia, e così pure il magister Apollinaris dalla necropoli di Madonna degli Angeli richiama un collegio ben presente a Modena e nel suo agro, mentre l’iscrizione di Flavio Ametisto da Manzolino ricorda una carica municipale (il decurionato) svolta a Bologna, da persona che era però residente in ambito già modenese. Oltre alla già ricordata necropoli di Madonna degli Angeli, per l’area di Castelfranco, si è aggiunta nel 1986 l’ulteriore necropoli di via Peschiera datata alla prima età imperiale, fra I e II sec. d.C.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Siti archeologici
  • ENTE SCHEDATORE Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • PUBLISHER Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0