Fazzoletto (sec. XX)

Fazzoletto, 1936 - 1938

fazzoletto in tela nera stampato con scritte in bianco. In alto a sinistra l'angolo è ornato da un disegno di fascio littorio con scure verso destra.

  • FONTE DEI DATI Regione Veneto
  • OGGETTO Fazzoletto
  • MATERIA E TECNICA tessuto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Fioroni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • NUMERO D'INVENTARIO MA-227
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA S118
  • ENTE SCHEDATORE Regione Veneto
  • ISCRIZIONI su tutta la superficie - 2 OTTOBRE XIII / Camicie Nere della Rivoluzione; uomini e donne di tutta Italia; italiani sparsi nel mondo / oltre i monti e oltre gli oceani: ascoltate! Un’ora solenne sta per scoccare nella storia dell / Patria. Venti milioni di uomini occupano in questo momento le piazze di tutta Italia. Mai si / vide nella storia del genere umano spettacolo più gigantesco. / Venti milioni di uomini: un cuore solo, una volontà sola, una decisione sola. La loro ma- / nifestazione deve dimostrare e dimostra al mondo che Italia e Fascismo costituiscono un’iden- / tità perfetta, assoluta, inalterabile. Possono credere il contrario soltanto quelli avvolti nelle / nebbie delle più stolte illusioni o intorbiditi nella più crassa ignoranza su uomini e cose d’Italia, / di questa Italia 1935 Anno XIII dell’Era fascista. / Da molti mesi la ruota del destino, sotto l’impulso della nostra calma determinazione, si muove verso la méta: / in queste ore il suo ritmo è più veloce e inarrestabile ormai! Non è soltanto un esercito che tende verso i suoi / obiettivi, ma è un popolo intero di quarantaquattro milioni di anime contro il quale si tenta di consumare la più / nera delle ingiustizie: quella di toglierci un po’ di posto al sole. / Quando, nel 1915, l’Italia si gettò allo sbaraglio e confuse le sua sorti con quelle degli alleati, quante esal- / tazioni del nostro appoggio, e quante promesse. Ma dopo la vittoria comune, alla quale l’Italia aveva dato il / contributo supremo di seicentosettantamila morti, quattrocentomila mutilati, e un milione di feriti, attorno al tavolo / della pace esosa non toccarono all’Italia che scarse briciole del ricco bottino coloniale. / Abbiamo pazientato tredici anni, durante i quali s’è ancora più stretto il cerchio degli egoismi che soffocano / la nostra vitalità. Con l’Etiopia abbiamo pazientato quarant’anni. Ora basta! / Alla Lega delle Nazioni invece di riconoscere i nostri diritti si parla di sanzioni. Sino a prova contraria / mi rifiuto di credere che l’autentico e generoso popolo di Francia possa aderire a sanzioni contro l’Italia. I seimila / morti di Bligny, caduti in un eroico assalto che strappò un riconoscimento di ammirazione dello stesso comandante / nemico, trasalirebbero sotto la terra che li ricopre. / Io mi rifiuto del pari di credere che l’autentico popolo di Gran Bretagna, che non ebbe mai dissidi con l’Italia, / sia disposto al rischio di gettare l’Europa sulla via della catastrofe per difendere un paese africano, universal- / mente bollato come un paese senza ombra di civiltà. / Alle sanzioni economiche opporremo la nostra disciplina, la nostra sobrietà, il nostro spirito di sacrificio. Alle sanzioni / militari risponderemo con misure militari. Ad atti di guerra risponderemo con atti di guerra. Nessuno pensi di piegarci senza / prima avere duramente combattuto. Un popolo geloso del suo onore non può usare linguaggio né avere atteggiamenti diversi! / Ma sia detto ancora una volta nella maniera più categorica, ed io ne prendo in questo momento impegno sacro davanti / a voi, che noi faremo tutto il possibile perché questo conflitto di carattere coloniale non assuma il carattere e la portata di / un conflitto europeo. Ciò può essere nei voti di coloro che intravvedono in una nuova guerra la vendetta dei templi crollati, / non dei nostri. / Mai come in questa epoca storica il popolo italiano ha rivelato le qualità del suo spirito e la potenza del suo carattere, / di artisti, di eroi, di santi, di navigatori, di trasmigratori; è contro questo popolo che si osa parlare di sanzioni! / Italia proletaria e fascista, Italia di Vittorio Veneto e della Rivoluzione, in piedi! / Fa che il grido della tua decisione riempia il cielo e sia di conforto ai soldati che attendono in Africa, di sprone agli / amici e di monito ai nemici in ogni parte del mondo: grido di giustizia, grido di vittoria! / Mussolini / Sniafiocco - lettere capitali e corsive, numerici - a stampa -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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