cratere skyphoide

IV-inizi III secolo a.C.

Cratere skyphoide a vernice nera in argilla grigia pesante e vernice nera opaca tendente al grigio scuro. Il cratere presenta un orlo esoverso e un corpo arrotondato verso la metà del vaso, da dove poi rastremandosi verso il piede troncoconico con fondo cavo e umbilicato. Le anse sono orizzontali a bastoncello molto irregolari e leggermente piegate verso l'alto. Sono visibili marcati segni dello strumento sulla parete esterna. Sono molto diffuse le screpolature. Mancano frammenti di un'ansa, dell'orlo e del piede. Questo vaso sembrerebbe una degenerazione sia dello skyphos classico che dello skyphos a vernice nera italico. Il profilo del vaso di Torcello ricorda anche quello di un grosso skyphos con palmetta sovradipinta dell'Antiquarium del Foro Romano, datato tra IV e III secolo a.C. Inoltre, il vaso di Torcello non presenta ancora quella brusca rastremazione a carena che caratterizza gli skiphoi dal III secolo in avanti, perciò lo si può datare non oltre agli inizi di questo secolo.

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE