Il volo di Alessandro

Alessandro Magno, sec. XII sec.

Bassorilievo con la raffigurazione di un personaggio maschile, ritratto in posizione frontale e stante sopra un carro; indossa una tunica manicata, coperta da due bande incrociate, con una mitra regale sul capo; ha le braccia aperte, simmetriche, intento a reggere due pertiche con le prede infilzate sulle punte. Al carro sono aggiogati due animali fantastici, che hanno il corpo di leone, ma la testa e ali di grifo; questi sono raffigurati di profilo, in posizione araldica con lo sguardo retrospiciente, in direzione delle prede. La veste e la tiara della figura maschile è costellata di fori, in cui dovevano essere incastonate pietre preziose.

  • FONTE DEI DATI Regione Veneto
  • OGGETTO rilievo/ bassorilievo
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • CLASSIFICAZIONE scultura/ rilievo/ bassorilievo
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bizantino/ Età Medievale/ Produzione Costantinopolitana/
  • LOCALIZZAZIONE Basilica di San Marco
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rilievo fu probabilmente collocato sulle facciate della chiesa marciana all'inizio del XIII secolo, in modo che fosse visibile a tutti. Per secoli, tuttavia, è sfuggito il significato della presenza della lastra dei grifoni sulla fiancata della Basilica. Solo nel corso dell’Ottocento, gli studiosi si sono posti il problema dell'identificazione del soggetto del bassorilievo, inizialmente interpretato in modo del tutto errato da E. Cicognara come il prodotto di una contaminazione tra gli attributi e l'iconografia di tre antiche divinità femminili (Demetra, Cerere e Cibele). Si deve a J. Durand, nel 1865, la corretta interpretazione del soggetto raffigurato, Alessandro nel famoso volo. Recentemente è stata proposta una lettura molto suggestiva, ma ben argomentata, sulla collocazione del bassorilievo nella facciata settentrionale della Basilica: dopo la quarta crociata del 1204, Venezia non solo si appropria degli innumerevoli spolia costantinopolitani, ma di un bottino simbolico di più ampia portata, poiché strappa a forza agli imperatori bizantini il riconoscimento del proprio potere: il doge assume infatti il titolo di “Dominus quartae partis et dimidiae totius Imperii Romaniae” (Signore di un quarto e mezzo dell’intero Impero Romano) ed è in questo contesto storico che l’arrivo, nonché la collocazione del rilievo di Alessandro assumono un significato ben preciso.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE Regione Veneto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0