stele di Euboulos (stele)

Euboulos, figlio di Demetrios, del demo attico di Maratona, post 159 a.C. - ante 158 a.C.

Stele parallelepipeda, di forma lievemente trapezoidale con coronamento e base modanati, rispettivamente, con gola diritta, listello, gola diritta e gola rovescia, listello; la faccia anteriore è interamente occupata dall'iscrizione che riporta un decreto degli ateniesi nei confronti di Eubulo, figlio di Demetrios del demo attico di Maratona, per i servigi civici e religiosi resi alla cittadinanza ateniese: nella parte inferiore sono raffigurate nove corone in tre serie da tre, rispettivamente in alloro, edera, nastro e olivo, ciascuna associata a una benemerenza diversa. Sul lato inferiore, il supporto per l'infissione.

  • FONTE DEI DATI Regione Veneto
  • OGGETTO stele
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • MISURE Profondità: 10 cm
    Altezza: 149 cm
    Larghezza: 59 cm
  • CLASSIFICAZIONE iscrizioni onorarie
  • AMBITO CULTURALE Ambito Culturale Greco/ Età Ellenistica
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Archeologico Nazionale di Venezia
  • LOCALIZZAZIONE Museo Archeologico Nazionale di Venezia
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La stele, proveniente da Delo, reca inciso il decreto onorario per Euboulos, originario del demo attico di Maratona e uno dei primi cleruchi ateniesi che si stabilì a Delo dopo il 167-166 a.C., quando l’isola divenne un porto franco alle dipendenze di Atene, in seguito alla vittoria dei Romani durante la terza guerra macedonica. Il decreto, datato all’anno (159-158 a.C.) sulla base dell’arconte eponimo che compare nel testo (Aristaichmos), fu emesso dal consiglio dell’assemblea degli ateniesi di Delo e sanzionato da Atene. Con esso si stabilisce che Euboulos, sia ricompensato con la corona d’alloro sacra al dio Apollo e che la stele venga collocata nel santuario di Eracle, in virtù dei servigi civili e religiosi resi alla cittadinanza. Egli, infatti, fu guida dei rappresentanti degli ateniesi di Delo in occasione delle Panatenee, durante le quali fece vincere loro una corona d’alloro; più volte ambasciatore, si distinse per salvaguardare gli interessi della comunità, e come sacerdote dei Megaloi Theoi, di Asclepio e di Dioniso, contribuì a finanziare a proprie spese processioni e sacrifici celebrati sia in onore dei greci che dei romani. A rappresentare simbolicamente i meriti di tutte queste benemerenze, sono le nove corone incise nella parte inferiore della stele, diversificate a seconda degli incarichi svolti: alloro per il sacerdozio di Asclepio, edera per quello di Dioniso, nastro per i Megaloi Theoi, olivo per le magistrature civili. In realtà, l’associazione delle diverse corone, così come la cronologia delle magistrature ricoperte sono due questioni ancora molto dibattute.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA S162
  • ENTE SCHEDATORE Regione Veneto
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2012
  • ISCRIZIONI sulla faccia frontale della stele - Per la trascrizione del testo, si è fatto riferimento al Cornell Greek Epigraphy Project's database of Greek inscriptions: ἐπὶ Ἀρισταίχμου ἄρχοντος, Γαμηλιῶνος δεκάτει ἱσταμένου· ἐκκλησία κυρία ἐν τῶι ἐκκλησιαστηρίωι· Μένανδρος Μενάνδρου Μελιτεὺς εἶπεν· 5 ἐπειδὴ Εὔβουλος Δημητρίου Μαραθώνιος ἔν τε ταῖς ἀρχαῖς ἐφ’ ἃς ἐχειροτονήθη καλῶς καὶ ἐνδόξως ἀναστραφεὶς ἀνέ<γ>κλητον ἑαυ- τὸν παρέσχετο, ἀρχεθέωρός τε αἱρεθεὶς καὶ μετὰ τοῦ ὑοῦ καὶ τῶν ἄλλων συνθεώρων 10 πάντα καλῶς καὶ πρεπόντως βραβεύσας τό τε πρῶτον Παναθηναίοις ἐποίησεν τὸν δῆμον τὸν Ἀθηναίων τῶν ἐν Δήλωι τιμηθῆ- ναι χρυσῶι στεφάνωι ἀν<η>γορευμένωι ἐν τῶι ἐν ἄστει θεάτρωι, πρεσβεύσας τε πλεόνακις 15 καὶ ἀγωνισάμενος ἐκτενῶς πολλὰ τῶν χρη- σίμων Ἀθηναίοις τοῖς ἐν Δήλωι περιεποίησεν, ἱερεύς τε γενόμενος τῶμ Μεγάλων Θεῶν καὶ πάλιν τοῦ Ἀσκληπιοῦ καὶ πάλιν αἱρεθεὶς ὑπὸ τοῦ δήμου καὶ λαχὼν τοῦ Διονύσου καὶ ἐκ τῶν ἰδίων πάσ<ας> 20 δαπανήσας τὰς πομπὰς καὶ τὰς θυσίας ὑπὲρ Ἀθηναί- ων καὶ Ῥωμαίων καλῶς καὶ ἱεροπρεπῶ<ς> συνετέλε- σεν· ὅπως οὖν ὁ δῆμος φαίνηται τοῖς εὐχαριστοῦ- σιν ἀξίας ἀποδιδοὺς χάριτας· ἀγαθεῖ τύχει· δε- δόχθαι τεῖ βουλεῖ τοὺς λαχόντας προέδρους 25 εἰς τὴν ἐπιοῦσαν ἐκκλησίαν χρηματίσαι περὶ τούτων, γνώμην δὲ ξυμβάλλεσθαι τῆς βουλῆς εἰς τὸν δῆμον ὅτι δοκεῖ τεῖ βουλεῖ στε- φανῶσαι Εὔβουλον Δημητρίου Μαραθώνιον τῶι ἱερῶι τοῦ θεοῦ στεφάνωι ἀρετῆς ἕνεκεν 30 καὶ εὐνοίας τῆς εἰς τὸν δῆμον· χειροτονῆσαι δὲ καὶ πρέσβεις ἤδη τρεῖς οἵτινες ἐπελθόν- τες ἐπὶ τὴν Ἀθήνησιν βουλὴν καὶ ἐκκλησίαν παρακαλέσουσι τὸν δῆμον συνεπιχωρῆσαι τοῖς ἐψηφισμένοις Εὐβούλωι φιλανθρώποις· 35 ἀναγράψαι δὲ τόδε τὸ ψήφισμα καὶ εἰς στήλην λιθίνην καὶ στῆσαι ἐν τῶι Ἡρακλείωι. πρέσβεις εἰς Ἀθήνας κατὰ τὸ ψήφισμα οἵδε κεχειρο- τόνηνται· Ἀνθεστήριος ἐγ Μυρρινούττης, Ξενόφιλος Οἰναῖος, Δημήτριος Μαραθώνιος. 40 ἐψηφίσθη καὶ Ἀθήνησιν. cr 1.40a corona d'alloro 41 ἡ βουλὴ καὶ ὁ δῆμος. cr 2.40a corona d'alloro 41 ἡ βουλὴ καὶ ὁ δῆμος. cr 3.40a corona d'alloro 41 ἡ βουλὴ καὶ ὁ δῆμος. cr 4.42a corona 43 ἱερεὺς Θεῶν Μεγάλων. cr 5.42a corona di edera 43 ἱερεὺς Διονύσου. cr 6.42a corona 43 ἱερεὺς Θεῶν Μεγάλων. cr 7.44a corona d'alloro (o di olivo) 45 ἡ βουλὴ καὶ ὁ δῆμος. cr 8.44a corona d'alloro (o di olivo) 45 ἱερεὺς Ἀσκληπιοῦ. cr 9.44a corona d'alloro (o di olivo) 45 ἡ βουλὴ καὶ ὁ δῆμος. - lettere capitali - a incisione - greco
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