coppa (biansata con parete verticale)

Ennion, sec. I d.C. secondo quarto

Coppa con orlo verticale e labbro tagliato, vasca cilindrica a pareti verticali, fondo convesso con basso piede ad anello, due anse verticali ad orecchia applicate nella metà superiore della parete. La superficie della vasca realizzata con una matrice a tre valve è suddivisa in due registri, di cui quello superiore presenta, su un lato, due tralci di vite che fiancheggiano una tabella ansata con iscrizione greca che ENNION/EPOIE/SEN; sull'altro lato si trova una seconda tabella ansata, sempre iscritta con caratteri greci riporta MNEZE/OAGORA/ZNO, tra due tralci d'edera. Una colonna ionica stilizzata separa alle estremità i due motivi decorativi; il registro inferiore è decorato da baccellature verticali. Il fondo, ornato da un motivo a reticolo e cerchi concentrici che costituiscono il piede, è realizzato con un ulteriore elemento di matrice. Vetro blu, trasparente.

  • FONTE DEI DATI Regione Veneto
  • OGGETTO coppa biansata con parete verticale
  • MATERIA E TECNICA vetro/ soffiatura dentro matrice
  • CLASSIFICAZIONE vetri
  • AMBITO CULTURALE Ambito Culturale Romano/prima Età Imperiale/ Produzione Officina Siriana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Adria
  • LOCALIZZAZIONE Museo Archeologico Nazionale di Adria
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La coppa, probabilmente appartenuta al medesimo contesto tombale da cui proviene anche la seconda coppa "ennoniana" conservata ad Adria (RA 05/0013227), è confrontabile con un altro esemplare del British Museum, probabilmente sempre di provenienza adriese, con altri due pezzi nord-italici, rinvenuti ad Aquileia e a Bagnola (BS) ed infine un quarto pezzo, appartenuto alla Collezione Sangiorgi ed ora conservato al Corning Museum of Glass. Ennion è un artigiano probabilmente sidonio, come suggerisce anche l'origine semitica del nome, la cui attività si colloca nell'arco di circa un cinquantennio, compreso tra l'età tardo-tiberiana/inizio del periodo claudio e il 70 d.C. circa, come indicano i reperti più recenti, rinvenuti in un edificio di Gerusalemme. I prodotti comprendevano un ricco repertorio di forme (brocche, anfore, anforiskoi esagonali, kantharoi, coppe cilindriche e globulari) ed erano ampiamente diffusi nelle regioni orientali, in Grecia, in Italia, in particolare nella pianura padana, e nelle Province Occidentali (Spagna, Francia, Paesi Bassi e forse Germania meridionale). Secondo gli ultimi orientamenti della critica, quest'ampia distribuzione dei reperti non è giustificabile tanto sulla base di uno spostamento dell'atelier dall'Oriente all'Italia settentrionale, come invece è stato ipotizzato da D.B. Harden e da altri studiosi; quanto piuttosto sulla base di intensi scambi commerciali che oltre ai prodotti finiti coinvolgevano anche le matrici, come accade per altre classi di materiali. Nell'antichità, poiché non esistevano leggi che tutelavano il marchio, era possibile ricavare da un originale una nuova matrice e riprodurre facilmente esemplari identici, differenti solo per le dimensioni più piccole o per altri particolari, quali l'assenza della firma e lievi differenze nella forma. Tali, per esempio, sono due coppe appartenute al corredo funerario di una sepoltura a incinerazione della Necropoli Nord-orientale della Via Annia di Altino, prodotte da un'officina dell'Italia settentrionale a imitazione dello stile sidonio. Altre probabili imitazioni sono una coppa rinvenuta in località Stangheletti a Villa Bartolomea (VR) e un frammento di pisside, proveniente dalla località Massaua, sempre presso Villa Bartolomea (VR) (Larese 2004, p. 18).
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia del Veneto
  • ENTE SCHEDATORE Regione Veneto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • ISCRIZIONI al centro, sulla fascia superiore del corpo - capitali - a rilievo - greco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ITINERARI