altare (altare cinerario)

Aulus Orcivius Hermes, sec. I d.C. seconda metà

Altare cinerario di forma parallelepipeda quadrangolare, decorato sul lato frontale da due colonne tortili, con base attica e capitelli figurati con delfini, sopra i quali si sviluppa un architrave a tre fasce, piuttosto stilizzato. Sotto l'epistilio, un motivo a volute ornato da perline e bacelli, in cui due protomi d'ariete dal vello lavorato a trapano inquadrano un gorgoneion centrale. La Medusa, con le orbite oculari affossate, è raffigurata con serpi annodate sotto il mento e e capigliatura frastagliata da cui spunta un paio d'ali. Ai lati, due fasce embricate disposte su un piano obliquo, terminanti a zampe di felino, a loro volta collocate sopra bucefali. Al centro, una tabula incorniciata da un listello e da una gola rovescia, in cui è incisa un'iscrizione disposta su sei righe, con lettere dipinte all'interno in color ocra. Sotto la tabula, sul listello sottile della base, due grifi in posizione araldica di fronte a un tripode stante sopra una base a lati inflessi, sopra il quale è collocato un omphalos. Su ogni lato minore è raffigurato un albero d'alloro, con due coppie di uccellini. L'angolo posteriore dei lati minori è sottolineato da lesene scanalate, terminanti con capitelli analoghi a quelli presenti sulla fronte.

  • FONTE DEI DATI Regione Veneto
  • OGGETTO altare altare cinerario
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • MISURE Altezza: 57 cm.
    Lunghezza: 48 cm.
    Spessore: 41 cm.
  • CLASSIFICAZIONE scultura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Culturale Romano, Età Imperiale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Archeologico di Venezia
  • LOCALIZZAZIONE Museo Archeologico di Venezia
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel Cinquecento l'ara si trovava nel giardino di Palazzo Grimani a Roma, dove fu vista dallo Smetius. Come indicato dall'iscrizione all'interno della tabula, l'ara è dedicata dal liberto Polybius al proprio patrono Aulus Orcivius Hermes, della tribù Palatina di Roma, con l'invocazione agli dei Mani per evitare eventuali profanazioni dell'altare, all'interno del quale erano effettivamente contenute le ceneri del defunto. Sul bordo superiore, due fori indicano il fissaggio delle grappe per la copertura, perduta e sostituita con una di età rinascimentale. Sul lato destro, invece, un foro circolare attesta il riutilizzo del manufatto, forse come fontanile.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA S162
  • ENTE SCHEDATORE Regione Veneto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • ISCRIZIONI all'interno della tabula - Dis Manibus/ A(uli) Orcivi A(uli) Pal(atina tribu)/ Hermetis/ Polybius lib(ertus) patron(o)/ merenti/ et in se piissimo - lettere capitali apicate - a incisione - Latina
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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